Il Timone editore, 2024, pagg. 188. Incipit "Se l'era cercata. Diana correva al buio pensando ai commenti sul suo necrologio. Non staccava gli occhi dall'unica luce davanti a sé. Aperti h24, un'insegna così anonima di giorno. Arrivarci, presto. Sentiva ancora addosso il fiato di alcol e sudore. Una voce roca era rigurgitata fuori da un angolo della strada. Un'ombra viva, arrabbiata o isterica si era sollevata da terra spalancando le braccia verso di lei. Un forte colpo a terra e una risata cavernosa. La stava rincorrendo? O era rimasto in quel cantuccio nero di marciapiede?". Pensieri luminosi Nel vocabolario la parola "troppo" è sia un avverbio che un aggettivo e in entrambi i casi la definiscono come una quantità eccessiva, qualcosa più del dovuto, più del giusto. In definitiva sia che lo si qualifichi come avverbio o aggettivo, "troppo" ha un connotazione negativa e lo si può affiancare allo spreco come quello alimentare; o...
Gilgamesh Edizioni, 2022, pagg. 176. Incipit "Si svegliò che era ormai mezzogiorno, lui stava ancora dormendo. Stella non ricordava nemmeno quale fosse il suo nome e dove lo avesse incontrato, le tempie le pulsavano per aver bevuto troppo la sera prima. Marco? No, forse Marcello... ma che importanza aveva? Le sarebbe bastato che lui si vestisse alla svelta e che si levasse dai piedi, perchè dopo quel sabato sera scatenato oramai per lei era già subentrata la noia". Pensieri luminosi Avete mai pensato a quanto la musica può essere un collante per definire il proprio sè e determinare in qualche modo l'appartenenza ad un gruppo, ad una comunità, ad un tempo preciso nelle sue specifiche caratteristiche storico-culturali? E come al contempo il potere, e in questo caso della musica, possa diventare veicolo di un messaggio e comprensione profonda di un ritorno alle origini? Nel romanzo dell'autrice Paola Sbarbada Ferrari questa forma d'arte diventa potente mezzo p...