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"Lisa Cannella. Diario di un burnout" di Elisabetta Ferone

  Bookabook editore, 2024, pagg. 151.   Incipit "Ma voi la conoscete la leggenda delle cappuzzelle del Palazzo Donna Elena? Mo ve la racconto un'altra volta, la dottoressa forse non la conosce. La signora Maria ha questo forte legame con il Donna Elena, come lo chiamano da queste parti, ed è impossibile evitare di fermarsi con lei almeno una volta passando di qui. Tutti devono essere informati della leggenda che interessa il palazzo. Ogni faccia nuova deve necessariamente sapere. Una tappa obbligata, un dazio".   Pensieri  luminosi  Il burnout è quell'insieme di sintomi che provengono da una situazione stressante continuativa legata ad un contesto lavorativo. In un quadro così logorante a livello psico-fisico la persona non riesce più a disporre delle sue risorse per fronteggiare un tale logoramento. Ecco che allora si arriva ad un punto tale che non si è più capaci di rispondere, fronteggiare una situazione complessa e si va incontro a sintomi molto spiacevoli,...

Chi sono


Mi chiamo Elisabetta Baldini, sono una pedagogista ed un educatore. Fin da piccola ho sempre amato le storie e anche se non ero ancora capace di leggere, ricordo che la mia mamma, oltre a raccontarmi le favole di Biancaneve e della Bella Addormentata nel bosco, mi faceva ascoltare su un giradischi tante altre favole. Ricordo ancora la magia di quel momento, quando quel grande disco nero di vinile iniziava a girare e uscivano, come per incanto, parole e musica, che mettevano in moto la mia immaginazione. 

Il giradischi con il quale ascoltavo tante favole.
 

Con il tempo l’amore per i libri è cresciuto e il primo libro che mi hanno regalato è stato “Cuore” di E. De Amicis. Quanta ammirazione ho provato per la maestra con la penna rossa e come avrei tanto desiderato appartenere alla sua classe di alunni!

 

Il mio primo libro che mi è stato regalato, che custodisco gelosamente.
 

Gli anni trascorrevano e il tempo per i libri diventava sempre più importante, parallelamente al mio percorso scolastico. Passavo dalla lettura dei gialli (soprattutto Conan Doyle) ai romanzi d’avventura.

Nella giovinezza ho conosciuto le penne femminili di Jane Austen, delle sorelle Bronte, di Elizabeth Gaskell e di Edith Warthon e poi i narratori russi, americani, francesi e quelli italiani, ovviamente. Proseguendo ho letto biografie, romanzi di formazione, storici, psicologici, mistery e gotici.

Dopo tante letture mi sono cimentata anche con la scrittura, pubblicando due romanzi, di cui uno in parte biografico su di una persona a me cara. Il primo si intitola “La felicità è una brezza leggera” e il secondo, che è in parte un sequel del primo, “Il sole nella nebbia”.

 


Entrambi mi hanno regalato indimenticabili soddisfazioni e moltissimi sono stati i luoghi dove ho potuto presentarli: dai circoli ricreativi alle librerie, dalle biblioteche ai centri culturali. Inoltre sono stata orgogliosa di ricevere dei diplomi di encomio partecipando a dei concorsi letterari in provincia di Lucca e a Porto Venere, in Liguria.
 

Una  presentazione dei miei libri a Roveredo di Guà in provincia di Verona.

 

Una presentazione dei miei romanzi in un circolo culturale a Verona.

 

Una presentazione presso la libreria Bonturi di San Bonifacio (VR).


 

Firmacopie presso un centro culturale a San Martino Buon Albergo (VR).

 

Serata culturale sul mio libro presso la biblioteca di Tregnago (VR).

 

 

Cerimonia di premiazione in Liguria, presso Porto Venere per il mio romanzo "Il sole nella nebbia".



Cerimonia di premiazione in provincia di Lucca per il mio romanzo "Il sole nella nebbia".

 

Due anni fa ho anche indetto un concorso fotografico legato al mio libro, con l'hastag photobookilsolenellanebbia. La partecipazione è stata sentita, e ogni partecipante ha inviato una foto della propria copia del libro che, su mio suggerimento, doveva avere come sfondo la natura, perchè il mio romanzo fa molto riferimento all'ambiente naturalistico, quasi a diventare esso stesso un personaggio. 

 

Alcuni scatti pervenuti dai miei affezionati lettori per partecipare al concorso forografico. 

 

Poi in un pomeriggio di settembre c'è stata la cerimonia di premiazione in cui tre lettori-fotografi hanno vinto dei premi, perchè sono stati veramente creativi con i loro scatti e mi hanno colpito molto.

Cerimonia di premiazione del concorso fotografico #photobookilsolenellanebbia, con artisti che mi hanno accompagnato durante l'evento.

 

Foto vincitrice del primo posto


Foto vincitrice del secondo posto

 

Foto vincitrice del terzo posto


Un mattino d’estate di qualche anno fa, mentre osservavo amorevolmente la mia libreria, mi sono detta: perché non lasciare una traccia di ciò che provo leggendo?

Così ho iniziato a scrivere su un quaderno pensieri e suggestioni che un autore e la sua storia mi trasmettevano.

Nel frattempo sono diventata, dopo un corso molto interessante, un facilitatore in libroterapia umanistica. Organizzo gruppi di lettura  per chi desidera approfondire una tematica in compagnia dei romanzi; sono diventata così simbolicamente un ponte che filtra le emozioni dello scrittore con quelle del lettore.

Un articolo di un quotidiano in cui ho rilasciato un'intervista per dare significato e valore alla libroterapia umanistica e di come il libro è strumento di crescita.
 

Ed eccomi ora qui. Il mio quaderno di emozioni è diventato un blog chiamato “Un libro sotto la lampada”.

La mia lampada art nouveau è un oggetto d’arte prezioso a cui sono affettivamente molto legata e rende preziose e magiche le mie periodiche letture. Mi piace la luce avvolgente che irradia; sembra accarezzare le pagine, illuminare gli spazi bui di un libro, donare volume e consistenza alle parole, invitare alla riflessione e accendere la mente.

Questo è il luogo del mio mondo letterario in cui lascio andare le sensazioni profonde che mi trasmette un romanzo: un insieme di valori, pensieri, immagini, profumi e di cui sento il bisogno di lasciare traccia.

 A proposito di profumi: "L'olfatto è il più enigmatico dei sensi ed è quello che modifica il nostro inconscio più profondamente". (Fonte Focus)

Affascinata da questo assunto, ho approfondito negli ultimi mesi questo senso attraverso lo studio dell'aromaterapia e degli oli essenziali. Questo è un mondo davvero affascinante e curioso. Ogni olio essenziale ha la sua caratteristica e comporta notevoli benefici al corpo, alla mente e allo spirito.

Questi tre ambiti si legano strettamente alla natura e al mondo attorno a noi. Molte piante da cui poi viene estratta l'essenza sono legate alla terra da cui provengono e, crescendo, portano con sè tutta la tradizione del Paese che lo caratterizza.

Ciò che è importante però è che gli oli essenziali portano a galla, in chi li annusa, i loro profumi intensi, leggeri, agrumati e di conseguenza ricordi, momenti particolari dell'esistenza. Fanno memoria visiva di quell'attimo che sarà ricordato per sempre e che magicamente si concretizza nel qui e ora. Il ricordo vive e si concretizzano paesaggi, luoghi, occasioni, sguardi, parole. Sono tutti istanti che vengono cesellati per sempre.

Proprio per questo suo valore vivificante fra le parole, le mie prossime recensioni saranno accompagnate da un consiglio olfattivo.

Infatti, al termine dei miei pensieri luminosi, consiglierò di utilizzare uno o più oli essenziali durante il rito della lettura di quel romanzo che secondo le mie sensazioni è (o sono) più indicato per fare un viaggio suggestivo fra le pagine.

Inoltre, per chi è alla ricerca di una consulenza librosa ed olfattiva specifica, può inviare un mesaggio al mio contatto e mail. 

Per chi infatti desidera affrontare un percorso nei luoghi del cuore piuttosto che in qualsiasi città del mondo, preparerò una box in cui troverà all'interno un romanzo, un bruciatore di essenze (compreso di candela) e i nomi degli oli essenziali per affrontare un percorso nelle emozioni.

Avete voglia insieme a me di scoprire quale romanzo illuminerà la luce curiosa della mia lampada e quale olio essenziale aleggerà nell'aria?

 


 

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