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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

"Un cuore di smeraldo in eredità" di Melissa Bentivegna

    Historica Edizioni, 2023, pagg. 220.    Incipit   "Ester Mineo iniziava ogni giorno come un'ospite che entra nel mondo in punta di piedi. Non poteva sapere che quella mattina, un passo dopo l'altro, sarebbe andata incontro a qualcosa di impensabile. Che tutto stesse per finire, non poteva immaginarlo.  Quello era decisamente un giorno diverso". Pensieri luminosi   Si può lasciare un'eredità morale al prossimo? Si possono abbandonare briciole di un bagliore luminoso piuttosto che un gioiello, simbolo di unità, di completa fiducia nell'altro? Il romanzo della scrittrice Melissa Bentivegna risponde affermativamente a questi interrogativi, perchè tra le pagine della storia che racconta cresce, come un fiore nel deserto, il valore incommensurabile della vita e di come gli esseri umani possano farne uso, in maniera costruttiva o distruttiva, donandone in questo caso  un contorno qualitativo importante che ha i connotati della giustizia, del coraggio, della fidu

"Magnificat" di Sonia Aggio

  Fazi editore, 2022, pagg. 202. Incipit 29 giugno 1958 "Il vento comincia a soffiare dal mare, scuote la capannina, nient'altro che un telo teso su quattro rami; il sole filtra attraverso il tessuto sgualcito e le piove sulla faccia. Nilde alza la mano, ma la luce continua a passarle tra le dita e la infastidisce. Si mette a sedere. Intorno a lei, i teli colorati sbattono al vento, i bagnanti abbronzati e gocciolanti vanno avanti e indietro dal mare del pomeriggio, di un blu vertiginoso".   Pensieri luminosi   Mentre leggevo questo romanzo la mia mente ha fatto memoria, in maniera del tutto spontanea, di una poesia breve ma intensa di Giovanni Pascoli che recita così:   "Temporale" Un bubbolìo lontano... Rosseggia l'orizzonte, come affocato, a mare: nero di pece, a monte, stracci di nubi chiare: tra il nero un casolare: un'ala di gabbiano.   In questa poesia il tema principale è, come riporta il titolo, l'arrivo di un temporale. Poche parole ma effi

"Io sono una stella. Una bambina dall'Olocausto" di Inge Auerbacher

    Titolo originale: "I am a star. Child of the Holocaust". Traduzione di Amina Pandolfi; poesie tradotte da Bruno Pedretti. Bompiani editore, 1995, pagg. 104.     Incipit "Rammento che da piccola aspettavo con impazienza l'arrivo del mio compleanno. I compleanni della mia infanzia erano sempre stati molto felici, qualcosa di speciale. E così fu fino al mio ottavo. Avevo sette anni nel 1942 quando, insieme ai miei genitori, fui mandata in un campo di concentramento in Cecoslovacchia. I tre compleanni che seguirono gli anni dell'incubo. Dei quindicimila bambini imprigionati nel campo di concentramento di Terezin in Cecoslovacchia fra il 1941 e il 1945, circa un centinaio sopravvissero. Io sono una di questi. Almeno un milione e mezzo di bambini furono uccisi nell'Olocausto del nazismo. La ragione per cui molti di  loro morirono sta nel fatto che erano ebrei".     Pensieri luminosi   Qualcuno di voi ha avuto il coraggio (io lo chiamo così perchè ho timore

"Aspettami per Natale" di Judith Sparkle

PubMe editore, 2021, pagg. 378.   Incipit "Si erano dati appuntamento nel luogo dove, tredici mesi prima, si erano messi insieme. Alla stessa ora, le sei del pomeriggio. Non nevicava a differenza della prima volta e un ragazzo con un parka e i guanti bucati arpeggiava poco distante, pizzicando le corde di una vecchia chitarra e intonando jingle natalizi. - Non partire Chris -  gli disse accorata. Lui le accarezzò la guancia. - Noelle, amore, ho sempre desiderato seguire le orme di mio padre. Lo sai -". Pensieri luminosi   Non è più tempo di Natale... però è ancora piacevole, almeno per chi come me ne rimane sempre affascinato, ritornare con la mente a poco più di un mese fa quando le luci colorate delle città hanno iniziato ad accendersi, così come quelle delle nostre case ed è rinato parallelo quel desiderio antico di costruire con creatività il Presepe e addobbare l'albero di Natale. Quei giorni trascorsi sono anche quelli più intensi a cercare il giusto regalo per i pr

"Maria Branwell. La madre delle sorelle Brontë" di Maddalena De Leo

  Vintage editore, 2021, pagg. 224.   Incipit "Febbraio 1850  Era perplessa e piacevolmente sorpresa. Per la prima volta nella sua vita stava per leggere quelle lettere riappropriandosi di qualcosa che le apparteneva e che, anche se giunta ormai alla soglia dei trentaquattro anni, ancora non conosceva. In esse avrebbe intravisto finalmente il modo di pensare che era stato di sua madre, indirettamente la radice del suo, e in un certo senso avrebbe potuto conoscerne il carattere. Solo ora il vecchio padre, fidandosi di lei forse perchè divenuta un'autrice famosa o perchè la vedeva troppo sola nella fredda canonica, le aveva consegnato quel pacchetto di lettere ingiallite dal tempo".   Pensieri luminosi  Da diversi anni nei mesi invernali osservo l'alba dalla mia finestra in quelle mattine fredde, quando il cielo è ancora buio ma già limpido e le poche stelle stanno per diventare meno luccicose, lasciando il passo pian piano al sole. Mi piace vedere il raggio ancora rosa