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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

"Prima che sia troppo amarti" di Annalisa Teggi

    Il Timone editore, 2024, pagg. 188.   Incipit "Se l'era cercata. Diana correva al buio pensando ai commenti sul suo necrologio. Non staccava gli occhi dall'unica luce davanti a sé. Aperti h24, un'insegna così anonima di giorno. Arrivarci, presto. Sentiva ancora addosso il fiato di alcol e sudore. Una voce roca era rigurgitata fuori da un angolo della strada. Un'ombra viva, arrabbiata o isterica si era sollevata da terra spalancando le braccia verso di lei. Un forte colpo a terra e una risata cavernosa. La stava rincorrendo?  O era rimasto in quel cantuccio nero di marciapiede?".   Pensieri luminosi Nel vocabolario   la parola "troppo" è sia un avverbio che un aggettivo e in entrambi i casi la definiscono come una quantità eccessiva, qualcosa più  del dovuto, più del giusto.  In definitiva sia che lo si qualifichi come avverbio o aggettivo, "troppo" ha un connotazione negativa e lo si può affiancare allo spreco come quello alimentare; o...

"Dentro una bolla, adolescenza" di AA.VV. e "Una storia Barbara" di Barbara Bartolotti.

          Pubblicazione autoprodotta, 2021, pagg. 320.   Dalla quarta di copertina "Il gruppo facebook Sognalibro presenta questa raccolta di pensieri, riflessioni, testimonianze e racconti sul periodo adolescenziale. Ogni parola inserita è frutto di genuinità e lavoro di squadra. I brani sono scritti da autori, genitori e ragazzi. La pubblicazione non è, e non vuole essere un trattato di psicologia, ma solo una condivisione tra le varie persone che stanno affrontando questi anni così particolari".     Pensieri luminosi La parola adolescenza, quando la pronunciamo, è capace di aprire una breccia, un cassetto nella memoria di ciascuno di noi capace di evocare momenti particolarmente densi e impregnati delle più svariate emozioni: gioia, dolore, frustrazione, angoscia, struggimento, esaltazione, pessimismo, indulgenza, ipercriticismo, desiderio di libertà,... In quel tempo specifico nel cammino della nostra vita, si iniziava a percepire il desiderio...

"Care presenze" di Sandra Petrignani

Casa editrice Neri Pozza, 2004, pagg. 371.     Incipit "L'estate del 2002 fu un'estate molto fresca. Pioveva spesso. La rimpiango particolarmente quest'anno che siamo soffocati dal caldo e dall'umidità. Quest'anno siamo soli, io e Marin. E questa non è una casa per stare soli. Troppo grande. Passiamo da una stanza all'altra e dalle stanze al giardino e dal giardino all'acqua in cerca di refrigerio. Non facciamo che lamentarci per il caldo e diciamo che, certo, in un'estate così, il lago è un posto davvero malinconico. Soprattutto la sera, quando ti aspetteresti un po' di sollievo e invece niente, nemmeno un filo di vento. Una calma strana, il lago mormora lento accanto a noi nel buio, mentre chiacchieriamo sotto la pergola. Allora ci ricordiamo di quell'estate del 2002 e dell'idea che mi venne di raccontarci storie di fantasmi. Eravamo in tanti, tutte le camere erano occupate".     Pensieri luminosi  Durante il mese di agosto del 20...

"Hugo e Rose" di Bridget Foley

Titolo originale: "Hugo and Rose". Traduzione dall'inglese di Nello Giugliano. Casa editrice e/o, 2015, pagg. 330.     Incipit "Chiedetelo ai suoi ragazzi, e loro vi diranno che, per Rose, c'era stato sempre e solo Hugo.  Ma questo non è del tutto vero. Quando incontrò Hugo per la prima volta Rose aveva sei anni. Prima c'era stata una discesa desertica di sogni e incubi dimenticati, popolata dalle normali angosce dell'infanzia: mostri fatti di panni sporchi; principi, bei vestiti e piccoli pony rosa; i bambini del quartiere, sozzi e cattivi. Prima che arrivasse Hugo, Rose sognava come qualsiasi altra bambina, le manine chiuse a pugno, il volto sereno a forma di cuore, il calmo salire e scendere dei piccoli polmoni sotto il groviglio delle lenzuola".  Pensieri luminosi   Questa vicenda, ambientata nella contemporaneità, mi ha risucchiato come un vortice nella tempesta, proiettandomi nel futuro, al contempo rispedendomi nel passato, vivendo un presente...

"Gli dei notturni" di Danilo Soscia

  Casa editrice Minimum fax, 2019, pagg. 248.      Incipit "Consumai gli anni a portare in scena sempre lo stesso fantasma. Gli impresari mi avevano ipotecato, e dentro la cifra di un nome ormai privo di senso stava scritto il contratto che mi legava a un'eterna pantomima. Dov'era Dio mentre fingevo di uccidere? Dov'era quando la gente accettava per vero il racconto delle nostre imprese, l'uomo bianco contro i demoni rossi, la scomposizione dell'umanita in salvi e dannati? Salivo a cavallo ogni volta con la certezza che sarebbe stata l'ultima. Non riuscivo a credere che la mia impunità potesse durare tanto a lungo, ma accade così quando nessuno ti ama".     Pensieri luminosi  Il sogno è un particolare materiale narrativo; lo psicanalista Freud ne aveva fatto il suo pane quotidiano nella sua attività di studioso. In questa serie di racconti si viaggia nelle menti sognanti di quaranta personalità che in bene o in male hanno fatto parte del ventesimo seco...