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"Hypsas" di Valerio Mello.

 "Hypsas", Edizioni Ensemble, 2024, pagg. 55. "Incontro i morti sui margini dentati delle foglie, ospiti e pietrisco più brillanti - centellinando le veglie, perché i nomi vanno incontro a ciò che si ripete; e il sole di Eraclito è nuovo tutti i giorni. Quieta pulsione di ogni luogo, le acque sono tiepide e danno esile diadema, dolce fissità degli occhi ; morbide sculture sul bianco di parete accolgono corpi liberi"... Pensieri luminosi La raccolta di poesie di Valerio Mello è un percorso immersivo nella natura e del suo potere rigenerante, correlato però anche ad una visione particolare e aulica, quella delle antiche divinità che si trasformano  esse stesse in poesia. Un percorso di parole e immagini che come quadri astratti e simbolici accompagnano il lettore in una dimensione onirica. Ciò che mi ha maggiormente colpito è stato leggere della terra, di alberi, di erba, di pietre secolari che si intersecano nella millenaria conoscenza, con la civiltà del sapere. Una

"Dentro una bolla, adolescenza" di AA.VV. e "Una storia Barbara" di Barbara Bartolotti.

 

 


 

 

 


Pubblicazione autoprodotta, 2021, pagg. 320.



 Dalla quarta di copertina

"Il gruppo facebook Sognalibro presenta questa raccolta di pensieri, riflessioni, testimonianze e racconti sul periodo adolescenziale.
Ogni parola inserita è frutto di genuinità e lavoro di squadra. I brani sono scritti da autori, genitori e ragazzi.
La pubblicazione non è, e non vuole essere un trattato di psicologia, ma solo una condivisione tra le varie persone che stanno affrontando questi anni così particolari".
 
 

Pensieri luminosi

La parola adolescenza, quando la pronunciamo, è capace di aprire una breccia, un cassetto nella memoria di ciascuno di noi capace di evocare momenti particolarmente densi e impregnati delle più svariate emozioni: gioia, dolore, frustrazione, angoscia, struggimento, esaltazione, pessimismo, indulgenza, ipercriticismo, desiderio di libertà,...
In quel tempo specifico nel cammino della nostra vita, si iniziava a percepire il desiderio di andare alla ricerca di sè, quella volontà di mettersi alla prova; era tangibile la sensazione di avere una corporeità che era in trasformazione, parallelamente ad una interiorità che diventava più densa e in qualche momento difficile da contenere. Si era pronti così ad attraversare quel ponte simbolico in cui su una sponda c'è l'infanzia e dall'altra l'età adulta.
L'adolescenza si trova proprio nel mezzo che, come un ponte tibetano, oscilla tra due rive con il desiderio di scrollarsi di dosso l'appellativo di bambino/a, ma al contempo impaurito/a da un futuro nebuloso che che la/lo vedrà giovane donna o giovane uomo.
Questo "barcamenarsi" tra molteplici sentimenti può stringere, soffocare, immobilizzare.
Ci troviamo davanti, quindi, ad un percorso contorto dove spesso l'impulsività del momento, l'irrazionalità emotiva va di pari passo con la curiosità intellettuale e l'impeto sentimentale che ancora una volta oscilla tra due modalità: una massima soddisfazione o la più cupa disperazione.
Proprio in queste pieghe emotive si inserisce questo libro, che porta alla luce innanzitutto il legame tra genitori e adolescenti. 
Sì, perchè in questo percorso accidentato c'è una mamma ed un papà che soffrono, si emozionano con il proprio figlio/a sangue del loro sangue; un legame quindi potente e complesso che diventa, soprattutto in questo periodo, un "banco di prova" importantissimo e di crecita per entrambi. 
"Come mi devo comportare?", "Forse sono troppo permissivo o troppo esigente, mah!", "Sei ancora mio figlio?", "Dove ho sbagliato?", Non ti riconosco più", queste sono alcune domande che si fanno una madre e un padre in questo volume, con quel disagio che diventa un tunnel nero; non si sentono più all'altezza del loro ruolo, persi in un mare in tempesta di silenzi, di parole che feriscono, di gesti inconsulti che non portano a nulla.
C'è però anche quella vibrante energia positiva per una comunicazione attiva; loro ci saranno sempre e comunque perchè hanno quella "memoria empatica" che permette di non dimenticare che un tempo anche loro sono stati adolescenti e non si pongono quindi a giudici. Sono consapevoli che questo periodo è un passaggio, un periodo transitorio che richiede però maggiore attenzione e impegno, dedizione e ascolto (anche dei silenzi) da parte di tutti i protagonisti.
In questa raccolta interessante e vibrante di emozioni c'è spazio soprattutto per la voce degli adolescenti stessi dai 12 ai 19 anni, con delle interviste in cui conosciamo meglio il loro mondo, i loro pensieri senza filtri, senza necessità quindi di interpretarli, ma lasciando parlare le loro parole, che seppur a volte molto scarne, e altre volte più comunicative ci restituiscono un quadro commovente e di aspettative future.
Il libro contempla anche la voce di ex-adolescenti, che con uno sguardo più razionale rispetto a quel periodo trovano nuovi spunti di riflessione e riescono ad entrare nella stessa "lunghezza d'onda" di quelli che un tempo erano i loro genitori, ma soprattutto riescono a dare un nome a ciò che durante il loro essere adolescente era la derisione, la presa in giro, il bullismo latente o apertamente manifesto, attraverso dolorose confessioni, esperienze che hanno fatto male. Al contempo però l'ex adolescente ricorda con affetto quegli "anni verdi" caratterizzati da amicizie importanti e indimenticabili, di  primi baci sfiorati e di prime vacanze al mare felici dopo molti mesi trascorsi a studiare.
All'interno della raccolta troverete anche racconti, poesie ed estratti tratti da romanzi, il cui tema comune è questo caleidoscopico tempo in cui tutto diventa il contrario di tutto, ma ci ricorda che siamo tutti esseri umani in cammino, nel nostro progressivo divenire. 
Siamo donne e uomini con le proprie progressioni, inceppi e che ricercano un posto nel mondo. 
Vi lascio ad altre tantissime suggestioni che potrete leggere in questo lavoro, non prima però di ricordarvi che tutto il ricavato delle vendite di questo libro andrà devoluto all'associazione "Libera di vivere" di Barbara Bartolotti.
 
 
La mia lampada ha illuminato questa poesia:
 
"La magia si dipana"
                               Ai suoi Occhi di Terra,
                               al suo Ardito Volo
 
Stavolta le parole non bastano.
Si contraddicono nei pensieri
sbucano malandrine e scherzose
come la sua essenza
che da subito si è sparsa intorno.
E la magia di una vita acerba
libera e consapevole,
sbocciata dalle tue dita si dipana
ancora senza orizzonti visibili
verso strade infinite,
le mani a raccoglierla
come coppa di pregiato vino
da porgere al mondo.
Intorno si svolge la giovinezza
gli amici che ristorano i giorni
Noi qui
distesi a guardare il suo cielo
a lasciarle rassegnati la mano
E lei, lei
farfalla dai tanti colori
ma viola, nell'anima,
portatrice sana di follia,
dispensatrice di gentilezza
e di millemila risate
si prepara all'ardito volo
pronta a musicare
con ogni nota possibile
la sua inviolabile melodia.
 
                                                Morena Dalla Vecchia
 
 



INTERVISTE A COLORO CHE HANNO IDEATO E CURATO IL PROGETTO "DENTRO UNA BOLLA, ADOLESCENZA" E CHE APPARTENGONO AL GRUPPO FACEBOOK SOGNALIBRO.
 
Ciao Piccarda Morganti (amministratrice fondatrice del gruppo facebook Sognalibro), e benvenuta nel mio spazio letterario. Grazie per esser qui a conversare su questo progetto.
Come è nata l'idea di creare una raccolta di scritti di questo genere nella vostra pagina facebook?
Ciao! Era giugno 2021 quando ho iniziato a leggere vari post e articoli sull'adolescenza per cercare di comprendere mia figlia di 12 anni, difficile da gestire. Ho notato che molte problematiche, riportate da genitori e adolescenti, si ripetevano. Così mi sono fatta coraggio, ed essendo una delle amministratrici del gruppo facebook Sognalibro, ho deciso di tentare. L'obbiettivo era quello di raccogliere testimonianze, racconti ed estratti per poter creare una raccolta a tema. Non sapevo che interesse avrebbe suscitato e debbo dire, ancora con grande sorpresa, che le adesioni sono state veramente tante (contiamo un centinaio di firme tra genitori, ex adolescenti ed adolescenti).
Mentre iniziavo ad assemblare il materiale, mi si è stretta intorno una catena di solidarietà. Editor, impaginatori, correttori di bozze e grafici si sono resi disponibili a collaborare per un fine comune: devolvere il lavoro in beneficienza. Questo era un punto fermo sin dall'inizio e, con un sondaggio pubblico, era stata votata, come destinataria dell'opera, l'associazione "Libera di vivere" di Barbara Bartolotti.
Abbiamo lavorato per un progetto che vuole accumunare varie fasce di età e, allo stesso tempo, dare un aiuto a chi sta lottando. Adesso, "Dentro una bolla, adolscenza" è sua.

Vuoi parlarmi un po' della vostra pagina facebook Sognalibro?
Abbiamo creato il gruppo Sognalibro pensando ad una realtà virtuale rilassante, dedicata agli amanti della lettura: autori e lettori.
Cerchiamo di coinvolgere gli iscritti con domande, letture condivise, possibilità di presentazione dei lavori e di sè stessi.
Ogni giornata ha un tema diverso per dare la possibilità a tutti di esprimersi.

Ciao Angelica Romanin (amministratrice fondatrice del gruppo facebook Sognalibro) e benvenuta nel mio spazio letterario. Grazie per essere qui a conversare su questa raccolta di scritti.
Come è stata la tua esperienza in questo progetto?
Ciao Elisabetta, piacere di conoscerti. Per quanto riguarda il progetto sono felice di aver partecipato anche se il merito va soprattutto a Piccarda Morganti e a Stella Conte che si sono date da fare fin dall'inizio perchè tutto funzionasse al meglio. Io mi sono limitata a fornire un estratto di un mio romanzo e poco altro; è stata comunque un'esperienza emozionante vedere tante persone unirsi per una buona causa, ed io sono felicissima di averne fatto parte.

Ciao Oriana Turus (amministratrice fondatrice del gruppo facebook Sognalibro) e benvenuta nel mio spazio letterario. Garzie per essere qui a conversare su questa raccolta di scritti.
Come è stata la tua esperienza in questo progetto?
Ciao! Ho amato fin da subito l'idea di creare una raccolta sull'adolescenza; sono madre di un quattordicenne che a volte pare non saper stare al mondo altre pare voglia spaccarlo.
Quando mi è arrivata la proposta ho accettato senza pensarci. Volevo dire la mia anche se dal punto di vista di madre non è facile come non lo è per l'adolescenza stessa; è stata un'esperienza bellissima e che rifarei altre volte anche se non ho curato direttamente la raccolta. 
Ma vedere tante persone collaborare per un obbiettivo comune e così importante mi ha dato tanto. E tanto ancora mi darà.

Ciao Agnese Messina (amministratrice fondatrice del gruppo facebook Sognalibro) e benvenuta nel mio spazio letterario. Grazie per essere qui a conversare su questa raccolta.
Come è stata la tua esperienza in questo progetto?
Ciao! Partecipare a questo progetto è stato molto piacevole, e sono felice di aver contribuito anche se in minima parte a creare qualcosa che abbia uno scopo e non sia fine a sè stesso.

Ciao Federica Baglivo (amministratrice del gruppo facebook Sognalibro) e benvenuta nel mio spazio letterario. Grazie per essere qui a conversare su questa raccolta di scritti.
Come è stata la tua esperienza in questo progetto?
Ciao Elisabetta; sono entrata come amministratrice del gruppo facebook Sognalibro quando il progetto era già in corso e non ho avuto quindi un grande coinvolgimento. Ho tuttavia contribuito con un piccolo brano che descriveva il mio primo bacio. Quindi mi sono ispirata a quanto mi è successo in quell'occasione.
 
Ciao Stella Conte e benvenuta nel mio spazio letterario.  Grazie per essere qui a conversare su questa raccolta di scritti. Come è stata la tua esperienza in questo progetto?
Ciao! Mi fa veramente piacere parlarne e ti rispondo volentieri. Sono entrata in questo progetto come un semplice membro del gruppo Sognalibro. Ho trovato l'idea di Piccarda Morganti davvero bellissima, avendo anch'io una figlia in età preadolescenziale. Pian piano ho sentito questa cosa mia; ho proposto un titolo e una cover che sono stati più votati ai sondaggi. Da lì è nata una fantastica collaborazione con tutto il gruppo che si è occupato della raccolta.

Ciao Marco Corsa e benvenuto nel mio spazio letterario. Grazie per essere qui a conversare su questa raccolta di scritti. Come è stata la tua esperienza in questo progetto?
Ciao! La mia esperienza è stata proficua. Ho partecipato secondo la mia ottica; serviva qualcuno che avesse qualche idea su come portare a casa il progetto dal punto di vista tecnico. Io sono un tecnico informatico. Poi abbiamo "tappato buchi" come potevamo e cercando di capire quale fosse "l'equilibrio" del lavoro. Anche questa è la mia ottica: se non c'è chi sa fare io ci provo. Ciò che non avevamo l'abbiamo dovuto studiare e pensare. Per quanto mi riguarda intendo il correttore di bozze, che non avevo mai fatto, ma anche l'impaginatore. Se devo dire che è stato tutto rose e fiori sarebbe falso; è stata una collaborazione a tratti sanguigna, comunque portata avanti tra persone che avevano a cuore il progetto e, alla fine l'abbiamo portato a casa. Ma è giusto che sia stata sanguigna; è il contrasto che porta a pesare i passi e a cambiare le tue posizioni, quindi sapevo a cosa andavo incontro.

Ciao Nancy Savino e benvenuta nel mio spazio letterario. Grazie per essere qui a conversare su questa raccolta di scritti. Come è stata la tua esperienza in questo progetto?
Ciao. Per me è stato come trovare una grande famiglia; è stato davvero bello ed emozionante. Mi ha arricchito sia a livello professionale che in quello umano. Stare a contatto con tante persone diverse non si può che imparare. Prendere atto di tutte quelle testimonianze di vita vissuta mi ha fatto comprendere come sia importantissimo poter vivere un'infanzia e una adolescenza serena. Quando mi hanno coinvolta nel progetto, la storia di Barbara, l'associazione e il provento delle vendite, tutto questo mi ha toccato dentro, e mi sono sentita in dovere nel cercare di dare il più possibile il mio contributo. L'ho fatto sia dietro le scene che con una mia piccola testimonianza nel testo. Tutti dovremmo avere il diritto di avere una vita serena. Si parte dai piccoli per passare nella fase adolescenziale (passaggio molto delicato); è qui che si forma l'uomo di domani.

Ciao Elena Colucci e benvenuta nel mio spazio letterario. Grazie per essere qui a conversare su questa raccolta di scritti. Come è stata la tua esperienza in questo porgetto?
Salve Elisabetta. Forse il mio è stato il compito più divertente; non dovevo occuparmi della parte organizzativa che è stata condotta in modo stupefacente, dato il numero di persone che hanno aderito. Da editor, trovarmi a valutare e revisionare tante composizioni similari sì nel contenuto, ma diverse nell'espressione, nello stile, nelle esperienze pregresse che poi hanno dato luogo a sentimenti diversi, è stato come rapportarsi ad un dimenticato livello umano, fatto di esperienze, ma anche di incertezze. Dentro una bolla è questo, una raccolta di vita e sentimenti che sono vestibili da ogni lettore, diventa quasi uno specchio. Ed è stato piacevole vedere tanti individui in accordo, in unione tra sè, cosa che nella quotidiana struttura sociale non è poi così scontato trovare. Mi è capitato di dover indirizzare alcuni scrittori nella loro composizione e in quel caso il mio primario consiglio è stato immedesimarsi mentalmente in quelle sensazioni per dare poi loro voce, molto sempicemente. Ognuno poi si è espresso secondo le proprie tendenze, fornendo racconti, poesie, riflessioni. Ringrazio quindi tutti i partecipanti a questo progetto che hanno saputo regalare ciascuno un pezzetto di sè.
 
Il lbro si può acquistare on line.
 
 
 





Pubblicazione autoprodotta, pagg.44.
 
 
Incipit
 
"Spesso i fatti, o per meglio dire i misfatti, che riempiono le pagine di cronaca nera e dei talk show televisivi del dolore, sono accadimenti che interessano, commuovono, coinvolgono una larga fetta di persone, ma spenti i riflettori le vittime delle violenze restano isolate.
Quante Barbara ci sono nel mondo che soffrono, inalscoltate, nel corpo e nell'anima? Quante vittime occultano agli altri, ed a loro stesse, le lacerazioni che ne striano l'anima?
Ci sono ferite che vanno oltre il dolore fisico". 


Pensieri luminosi
 
Questo libro è una testimonianza fortissima e durissima. Era sabato 20 dicembre 2003. Barbara Bartolotti aveva 29 anni e lavorava come impiegata di un'impresa edile. Sposata, era felicissima perchè era in attesa del suo terzo figlio; anzi, proprio quel giorno aveva in auto l'ecografia del suo piccolino da far vedere al marito. Un suo collega, Giuseppe Perrone, il pomeriggio le chiese di uscire con lei per questioni lavorative che richiedevano la massima urgenza.
Alle ore 16:15 improvvisamente per la giovane impiegata la vita cambiò in modo drammatico. Venne brutalmente e ripetutamente colpita e data alle fiamme.
Tra le pagine di questo racconto c'è tutto il carico di una sofferenza immane, indicibile, eppure nonostante tutto il male Barbara è riuscita con tantissima forza e coraggio a rialzarsi, a darne testimonianza e a chiamare la sua immane tragedia col nome di femminicidio, perchè è questo che le è accaduto: un atto infamante.
Le parole e gli stati d'animo diventano per la protagonista brucianti. Le sue senzazioni di allora son presenti e vive ancora oggi, nonostante siano trascorsi diversi anni da quella tragedia. L'impatto con ciò che ha subito è stato devastante; in un fermo immagine sono racchiuse tutti quegli istanti terribili. Il dolore dapprima fisico e poi psicologico rimane sempre con lei.
Tra le pagine di questo racconto-testimonianza Barbara svela anche alcuni suoi pensieri interiori, in una sorta di diario segreto che però rivela tutte le sue emozioni, delusioni, speranze, preghiere.
Ma c'è un punto importante per cui questa donna ha cercato di rinascere, ed è stato per l'amore immenso verso i suoi figli e suo marito.
Serpeggia però verso la fine una grande delusione, una frustrazione ed una oggettiva realtà e porta a galla una parola, che per Barbara e per tutte le Barbara che subiscono questo grave atto violento hanno bisogno di ottenere.
Lascio a voi scoprire di cosa si tratta, esortandovi a leggere la vicenda umana di Barbara Bartolotti per amplificare la voce delle donne in Italia e nel mondo.
 
Per l'acquisto del libro e della maglietta potete contattare direttamente l'associazione "Libera di vivere".



La mia lampada ha illuminato questa frase:
"Dio mio, un altro intervento! Forse potrò di nuovo guardarmi allo specchio! Forse i miei figli non dovranno più avere paura di mostrare ai loro compagni il volto della mamma".



 
 
INTERVISTA A BARBARA BARTOLOTTI PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE "LIBERA DI VIVERE"
 
Ciao Barbara e benvenuta nel mio spazio letterario. Grazie per essere qui a conversare sul tuo libro "Una storia Barbara" e sulla tua associazione. Vuoi parlarci un po' di te?
Ciao, mi chiamo Barbara Bartolotti e sono ahimè una vittima di femminicidio. Nel 2003 vengo aggredita da un mio collega di lavoro con delle martellate, con delle coltellate. Poi mi dà fuoco, perdo mio figlio perchè ero incinta, ma riesco a darmi una speranza di vita facendo finta di morire.
Nasce per questo la mia missione di aiutare gli altri; tutto quello che lo Stato e comunque la Regione, il Comune, il quartiere non ha fatto per me e quindi creo "Libera di vivere".
Nasce "Libera di vivere" proprio per sostenere tutti gli altri e sostenere soprattutto anche quelle famiglie per quei cuori che non battono più.
 
Perchè hai sentito l'esigenza di scrivere questo libro? 
L'esigenza d scrivere è stato proprio il racconto della storia, del mio vissuto, perchè ci sono tante Barbare. Purtroppo qualcuna non è riuscita a sopravvivere, altre come me sono riuscite a farcela. Quindi scrivere anche dei dettagli penso sia stato molto importante proprio per la trasmissione del dolore, dell'ingiustizia, ma comunque della voglia di vivere.

Cosa hai provato ripercorrendo quei momenti?
Il racconto della mia vita in ogni mia testimonianza non è mai uguale. Ovviamente mi vibra sempre l'anima, però lo racconto sempre con orgoglio e con piacere perchè mi reputo una donna miracolata ma anche molto forte. Legata a questa vita molto strana, beffarda; però sentivo questo forte desiderio di combattere. Quindi ogni volta che scrivo, che racconto la mia storia è normale che provo un tuffo al cuore, però mi riempio delle emozioni della gente che riesce ad emozionarsi; a vedere le proprie lacrime, oppure mi vuole abbracciare, quindi mi ricolmo l'anima.

Cosa significa per te essere "Libera di vivere"?
Libera di vivere ha un senso molto importante, perchè credo che ognuno debba essere nella propria vita libero di vivere e di poter essere rispettato e rispettare. Dico sempre che se non hai il rispetto per te stesso non lo potrai mai avere per gli altri e comunque ognuno di noi deve avere la propria libertà di pensiero, di vestirsi, di amare, di scegliere chi amare chi, di amare cosa e di andare incontro a delle scelte importanti.
Quando un amore è violento... io non ho avuto questo preavviso durante la mia aggressione, ma chi ce l'ha avuto può anche denunciare e non si è mai soli. E, ti ripeto, ognuno deve essere libero di vivere le proprie esperienze, la propria vita e tutti dobbiamo rispettarla.

Come è nata la collaborazione con il progetto "Dentro una bolla, adolescenza?"
La collaborazione nasce da Piccarda Morganti, che appunto ha avuto questa idea come editrice e ha deciso di sostenere me come associazione. 

Il ricavato delle vendite di questo libro sull'adolescenza andrà a "Libera di vivere" di cui appunto sei Presidente; vorresti raccontare un po' della tua associazione?
"Libera di vivere" viaggia su tutto il territorio. Cerco sempre associati, perchè noi viviamo con una quota associativa di 30 euro. Viviamo sempre inteso come associazione, perchè tutto quello che arriva è solo ed esclusivamente per gli altri, non per me. L'associazione è anche il mio libro che gira dove racconta la mia storia, ma sicuramente è anche una testimonianza per una voglia di vivere, perchè di Barbara ce ne sono tante.
Partecipo a molti eventi nel territori, invitano me o un'altra persona che sia mio marito o la vice presidente Katia Trigili, perchè purtroppo non posso viaggiare da sola. Mi sento una donna miracolata, mi sento una donna fortunata perchè i miei figli hanno ancora una mamma.

Grazie dal profondo del cuore Barbara delle tue parole e della tua testimonianza che è un faro nella notte di chi vive queste terribili aggressioni.
Grazie a te.
 
Il libro "Una storia Barbara" e la maglietta dell'associazione "Libera di vivere" potere richiederli all'associazione stessa.
Grazie a chi lo farà. 



 
Barbara Bartolotti
 
 

Il logo dell'associazione "Libera di vivere"
 
 
 
La mia maglietta dell'associazione "Libera di vivere"
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 

 
 

 


 

 

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