Passa ai contenuti principali

"Prima che sia troppo amarti" di Annalisa Teggi

    Il Timone editore, 2024, pagg. 188.   Incipit "Se l'era cercata. Diana correva al buio pensando ai commenti sul suo necrologio. Non staccava gli occhi dall'unica luce davanti a sé. Aperti h24, un'insegna così anonima di giorno. Arrivarci, presto. Sentiva ancora addosso il fiato di alcol e sudore. Una voce roca era rigurgitata fuori da un angolo della strada. Un'ombra viva, arrabbiata o isterica si era sollevata da terra spalancando le braccia verso di lei. Un forte colpo a terra e una risata cavernosa. La stava rincorrendo?  O era rimasto in quel cantuccio nero di marciapiede?".   Pensieri luminosi Nel vocabolario   la parola "troppo" è sia un avverbio che un aggettivo e in entrambi i casi la definiscono come una quantità eccessiva, qualcosa più  del dovuto, più del giusto.  In definitiva sia che lo si qualifichi come avverbio o aggettivo, "troppo" ha un connotazione negativa e lo si può affiancare allo spreco come quello alimentare; o...

"Hypsas" di Valerio Mello.



 "Hypsas", Edizioni Ensemble, 2024, pagg. 55.


"Incontro i morti sui margini dentati delle foglie,
ospiti e pietrisco più brillanti - centellinando le veglie,

perché i nomi vanno incontro a ciò che si ripete;
e il sole di Eraclito è nuovo tutti i giorni.

Quieta pulsione di ogni luogo, le acque sono tiepide
e danno esile diadema, dolce fissità degli occhi ;

morbide sculture sul bianco di parete accolgono corpi liberi"...


Pensieri luminosi

La raccolta di poesie di Valerio Mello è un percorso immersivo nella natura e del suo potere rigenerante, correlato però anche ad una visione particolare e aulica, quella delle antiche divinità che si trasformano esse stesse in poesia.
Un percorso di parole e immagini che come quadri astratti e simbolici accompagnano il lettore in una dimensione onirica.
Ciò che mi ha maggiormente colpito è stato leggere della terra, di alberi, di erba, di pietre secolari che si intersecano nella millenaria conoscenza, con la civiltà del sapere.
Una visione raffinata e colta che il poeta Valerio " il viandante di parole" affronta insieme al lettore prendendolo per mano e suscitando in lui stupore e meraviglia in tutto ciò che vede, percepisce in una sorta di epifania dell'anima.
Il lettore fra eleganti scorci verdeggianti ascolta il fluire della vita e del sapere e segue il rumore fra le rocce del fiume, un fiume che alimenta le emozioni, che rappresenta le radici siciliane del poeta stesso. Una divinità fluviale che lascio a voi scoprire e che apparirà in tutta la sua cristallina bellezza.
Fra i vari componimenti  mi sono ritrovata dentro la lussureggiante natura che crea e disfa a suo piacimento; benevola ma anche tenebrosa in cui ci si può perdere e difficilmente ritrovarsi; ma c'è sempre il gorgoglio del fiume che, in chi lo sa ascoltare, soccorre e quieta l'animo, dona il sapere e disvela segreti e misteri. 
Leggere e riflettere sulle poesie di Valerio Mello è stato come entrare in sintonia con la parte più nascosta di me stessa; una speciale ricarica interiore che mi ha attraversato, mentre il bosco si trasformava lentamente in una foresta. 
Quale momento più bello allora, soprattutto in questa primavera che si disvela, fare un vero e proprio "bagno immersivo" lasciando decantare parole così significative e suggestive?
Il torpore dell'inverno è ormai lontano e si è pronti a gustare prati verdeggianti e scintillanti e assaporare la magia di momenti intensi, seppur fugaci. Percezioni lontane e ancestrali che fermano la corsa frenetica del quotidiano, invitano a fermarsi, a decelerare e ammirare il bello attorno a noi, le nostre bellezze culturali che ci hanno in qualche modo plasmato. Il brusio ipnotico dell'acqua che si rigenera e sua volta ci rigenera, ci disseta e i nostri occhi si fanno ortensia blu fra il vento delle chiome degli alberi. Il corpo si inerpica fra stradine rocciose e anfratti nascosti da rocce antiche, pietre scure della storia antica che ci parlano, di rovine edifici un tempo maestose che si lasciano osservare, affascinanti nell'oscurità.
Le poesie dell'autore accarezzano, consolano, abbracciano. Una voce di oggi che diventa eco di un lontano passato, nei fasti della colta antichità che lascia tracce nella nostra modernità, frantumata, crollata.
I pensieri del poeta sono come il fiume che scorre, protagonista indiscusso dei componimenti. Un fiume sacro, simbolo di salvezza per l'uomo.
Un cammino di scoperta che rivive nel fascino di Selinunte e dei suoi retaggi greci e cartaginesi e diventa pensiero filosofico che pone quesiti, domande.
E allora preparatevi a questo viaggio nell'indimenticabile raffigurazione che è l'Hypsas, che è aria, acqua, colori, profumi, vestigia, luce abbacinante.

Buona lettura!


La mia lampada ha illuminato questa frase:
"Si discioglie nella voce che abita a ritroso: il tempo stretto nel tempo, un vento arrivato per caso, seccato in forma dorata, giù per i gradini del tempio, polvere di frontone che vieta al cielo di passare".


Gli oli essenziali da utilizzare durante la lettura:
tre gocce di limone e tre gocce di mirra da sciogliere nel bruciatore di essenze con candela bianca neutra, per assaporare i profumi del Sud e al contempo per avere quella capacità meditativa per affrontare il viaggio poetico dell'autore.


Un po' di luce sull'autore
Valerio Mello (Agrigento, 10 novembre 1985) è laureato in Giurisprudenza e vive a Milano. Ha pubblicato diversi libri di poesia e ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2023 è stato nominato Cavaliere Accademico di Grazia dall'Accademia dei Nobili di Firenze e Cavaliere della Real Confraternita di San Teotonio del Portogallo per meriti culturali e letterari.


INTERVISTA ALL'AUTORE

Ciao Valerio e benvenuto nel mio spazio letterario. Vuoi parlarci un po’ di te?
Vorrei parlare sempre poco di me... la scrittura è una creatura che impone umiltà e delicatezza. Ma se dovessi raccontare qualcosa di me, penso che inizierei dicendo di perseguire con fede l'amore per i libri e per gli insegnamenti degli antichi maestri. Io sono un sacerdote delle parole.

Come è stata la genesi di questa tua raccolta di poesie?
L'idea è nata molti anni fa nel giardino della Kolymbethra nella Valle dei templi - ogni luogo conserva l'origine del nostro essere; in quel luogo per qualche minuto ho sentito una grande presenza intorno a me.

Come mai hai deciso di intitolarlo “Hypsas”, cosa significa?Hypsas è il fiume di cui parla Polibio, uno dei fiumi dell'antica città di Akragas/Agrigento, ove nacqui 38 anni fa.


Perché la scelta di una moneta antica come immagine di copertina?
Rappresenta pienamente il contenuto del mio lavoro: le offerte agli dèi, il fuoco sacro, i rituali, la magia di un mondo antico che ha avvicinato l'uomo agli spazi più reconditi della vita.

Tra le varie poesie c’è anche un accompagnamento di immagini. Perché la scelta di abbinare parole e immagini?
Perché la poesia che scrivo nasce sempre da precise immagini - i sogni, la mente portano in dono astrazioni, luoghi invisibili, oasi irraggiungibili... desideravo esprimere il carattere mistico del libro per mezzo di immagini in dialogo continuo con le parole.

Le poesie sono attraversate come da un canto antico che si perde tra le meraviglie della natura. Quanto essa è stata fonte di ispirazione per te?
Sono nato in una terra mitica, dove il sole, i templi dorici, le rocce, il mare, il cielo e la vegetazione hanno custodito e continuano a custodire il segreto di un lungo racconto. La natura è memoria, una memoria collettiva che insegna il cammino più importante per l'uomo. Chi ascolta la voce della natura riceve un dono preziosissimo, impara a farsi testimone della bellezza.

Cosa vorresti che il lettore portasse con sé dopo aver letto le tue poesie?
Un piccolo ricordo del viaggio dell'anima.

Grazie per aver condiviso le tue riflessioni
Grazie a te.


Bibliografia essenziale

- "Giardini pensili", raccolta di poesie, 2008, La vita felice editore;
- "Versi inferi", poesie, 2010, Tracce editore;
"La nobiltà dell'ombra-Corrispondenze", poesie, 2013, La vita felice editore;
- "Asfalto", poesie, 2014, La vita felice editore;
- "Cercando Ulisse", 2017, Italic editore;
- "Da qualche parte nella vita", poesie, 2019, Italic editore;
- "Rive", poesie, 2022, Ensemble editore.



Il poeta Valerio Mello

Commenti

Post popolari in questo blog

"Il giardino dei gelsomini" di Nadia Mari

  IP Independently published, 2024, pagg. 353   Incipit "Nel tranquillo villaggio di Ca' di Verdalba, adagiato su morbide colline, Nadine, una donna non più giovanissima ma con un fascino non ancora sfiorito, si svegliava ogni mattina con un senso di vuoto interiore. Le cicatrici del passato, invisibili agli occhi ma ben radicate nel suo essere, tingevano la sua esistenza di una sottile malinconia. Nonostante vivesse in un ambiente idilliaco, sentiva che la sua vita si stava consumando in una sorta di routine priva di colore e di passione. Le giornate si susseguivano in un perpetuo rincorrersi di gesti, imprigionandola in un mondo grigio e monocromatico, in cui ogni momento sembrava la replica del precedente. Eppure, nel profondo del cuore, avvertiva un richiamo, un'eco lontana che le sussurrava dell'esistenza di qualcosa di più grande, oltre i confini della sua routine quotidiana".   Pensieri luminosi   Avete mai intrapreso un viaggio dentro a voi stessi in alcun...

"Tutto può succedere" di Francesca Ziliotto

  Capponi editore, 2024, pagg. 152.   Incipit "Teresa Cortese era in piedi davanti al tavolino del suo salotto, vestita di tutto punto, come si fosse preparata per uscire da un momento all'altro. Aveva appena preso dalla madia antica, regalo di sua nonna, il vaso di cristallo che teneva sempre a portata di mano, il suo preferito, e lo aveva riempito di acqua fresca. All'interno vi sistemò un mazzo di calle bianche freschissime, ancora con il loro pistillo giallo racchiuso dentro il bocciolo. Quanta eleganza in quel fiore, così come elegante era lei". Pensieri luminosi Ricordate il detto "l'unione fa la forza?" Si dice che i proverbi e i detti popolari siano fonte di saggezza, perché nel tempo hanno trasportato insegnamenti degni di nota. Mi voglio soffermare appunto su sopracitato detto perché mi permette di riflettere sul nuovo libro scritto da Francesca  Ziliotto "Tutto può  succedere".  Sì, perché "l'unione fa la forza" calza p...

"Il sogno semplice di un amore" di Martina Tozzi

Nua edizioni, 2024, pagg. 398   Incipit   "Anche quell'anno, i cappellini andavano di moda con molti fiocchi. Lizzie lo sapeva bene, perchè era lei a cucirli, a uno a uno, nel retro del negozio di moda della signora Tozer. E non solo fiocchi, ma anche nastri, perline, pelliccia, velette e piume, niente sembrava troppo per abbellire i copricapi delle eleganti signore e signorine della città. Secondo Jeanette, la sua collega, che viveva come lei a sud del Tamigi, a Southwark, e faceva con lei ogni giorno la strada verso la zona di Leicester Square dove si trovava il negozio, i cappellini erano meno ricchi degli anni precedenti, ma nell'opinione di Lizzie, che amava la semplicità, erano ancora decisamente troppo ridondanti di decorazioni e orpelli vari. Le altre donne però, evidentemente, non erano d'accordo con lei, e ogni giorno si recavano numerose al 3 di Cranbourne Street, alla bottega della signora Tozer, per accaparrarsi quei copricapi che con fatica ...