Guanda editore, 2024, pagg. 213. Incipit "Due anni fa, raggiungendo in auto la costiera amalfitana, in un giorno tiepido e limpido di fine aprile, e passando nei pressi del paese d'origine del mio nonno materno, un piccolo paese della Ciociaria arroccato su un'altura alle pendici di una rupe che sfilava arida e ripida sulla mia sinistra, ho sentitito il desiderio di rivedere i luoghi in cui mia madre - ancora viva in quella primavera di cambiamenti - aveva trascorso parte della sua infanzia e di cui aveva conservato memoria mitica". Pensieri luminosi Quando, qualche anno fa, lessi "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera, rimasi colpita da due parole che lo scrittore utilizzò in un passaggio del romanzo, ricordando il passato di un personaggio, ossia "la memoria poetica", cioè "quella memoria che registra tutto ciò che ci affascina o ci commuove, tutto ciò che rende intensa la nostra vita". È a partire
"Hypsas", Edizioni Ensemble, 2024, pagg. 55.
"Incontro i morti sui margini dentati delle foglie,
ospiti e pietrisco più brillanti - centellinando le veglie,
perché i nomi vanno incontro a ciò che si ripete;
e il sole di Eraclito è nuovo tutti i giorni.
Quieta pulsione di ogni luogo, le acque sono tiepide
e danno esile diadema, dolce fissità degli occhi ;
morbide sculture sul bianco di parete accolgono corpi liberi"...
Pensieri luminosi
La raccolta di poesie di Valerio Mello è un percorso immersivo nella natura e del suo potere rigenerante, correlato però anche ad una visione particolare e aulica, quella delle antiche divinità che si trasformano esse stesse in poesia.
Un percorso di parole e immagini che come quadri astratti e simbolici accompagnano il lettore in una dimensione onirica.
Ciò che mi ha maggiormente colpito è stato leggere della terra, di alberi, di erba, di pietre secolari che si intersecano nella millenaria conoscenza, con la civiltà del sapere.
Una visione raffinata e colta che il poeta Valerio " il viandante di parole" affronta insieme al lettore prendendolo per mano e suscitando in lui stupore e meraviglia in tutto ciò che vede, percepisce in una sorta di epifania dell'anima.
Il lettore fra eleganti scorci verdeggianti ascolta il fluire della vita e del sapere e segue il rumore fra le rocce del fiume, un fiume che alimenta le emozioni, che rappresenta le radici siciliane del poeta stesso. Una divinità fluviale che lascio a voi scoprire e che apparirà in tutta la sua cristallina bellezza.
Fra i vari componimenti mi sono ritrovata dentro la lussureggiante natura che crea e disfa a suo piacimento; benevola ma anche tenebrosa in cui ci si può perdere e difficilmente ritrovarsi; ma c'è sempre il gorgoglio del fiume che, in chi lo sa ascoltare, soccorre e quieta l'animo, dona il sapere e disvela segreti e misteri.
Leggere e riflettere sulle poesie di Valerio Mello è stato come entrare in sintonia con la parte più nascosta di me stessa; una speciale ricarica interiore che mi ha attraversato, mentre il bosco si trasformava lentamente in una foresta.
Quale momento più bello allora, soprattutto in questa primavera che si disvela, fare un vero e proprio "bagno immersivo" lasciando decantare parole così significative e suggestive?
Il torpore dell'inverno è ormai lontano e si è pronti a gustare prati verdeggianti e scintillanti e assaporare la magia di momenti intensi, seppur fugaci. Percezioni lontane e ancestrali che fermano la corsa frenetica del quotidiano, invitano a fermarsi, a decelerare e ammirare il bello attorno a noi, le nostre bellezze culturali che ci hanno in qualche modo plasmato. Il brusio ipnotico dell'acqua che si rigenera e sua volta ci rigenera, ci disseta e i nostri occhi si fanno ortensia blu fra il vento delle chiome degli alberi. Il corpo si inerpica fra stradine rocciose e anfratti nascosti da rocce antiche, pietre scure della storia antica che ci parlano, di rovine edifici un tempo maestose che si lasciano osservare, affascinanti nell'oscurità.
Le poesie dell'autore accarezzano, consolano, abbracciano. Una voce di oggi che diventa eco di un lontano passato, nei fasti della colta antichità che lascia tracce nella nostra modernità, frantumata, crollata.
I pensieri del poeta sono come il fiume che scorre, protagonista indiscusso dei componimenti. Un fiume sacro, simbolo di salvezza per l'uomo.
Un cammino di scoperta che rivive nel fascino di Selinunte e dei suoi retaggi greci e cartaginesi e diventa pensiero filosofico che pone quesiti, domande.
E allora preparatevi a questo viaggio nell'indimenticabile raffigurazione che è l'Hypsas, che è aria, acqua, colori, profumi, vestigia, luce abbacinante.
Buona lettura!
"Si discioglie nella voce che abita a ritroso: il tempo stretto nel tempo, un vento arrivato per caso, seccato in forma dorata, giù per i gradini del tempio, polvere di frontone che vieta al cielo di passare".
Gli oli essenziali da utilizzare durante la lettura:
tre gocce di limone e tre gocce di mirra da sciogliere nel bruciatore di essenze con candela bianca neutra, per assaporare i profumi del Sud e al contempo per avere quella capacità meditativa per affrontare il viaggio poetico dell'autore.
Un po' di luce sull'autore
Valerio Mello (Agrigento, 10 novembre 1985) è laureato in Giurisprudenza e vive a Milano. Ha pubblicato diversi libri di poesia e ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2023 è stato nominato Cavaliere Accademico di Grazia dall'Accademia dei Nobili di Firenze e Cavaliere della Real Confraternita di San Teotonio del Portogallo per meriti culturali e letterari.
INTERVISTA ALL'AUTORE
Ciao Valerio e benvenuto
nel mio spazio letterario. Vuoi parlarci un po’ di te?
Vorrei parlare sempre poco di me... la scrittura
è una creatura che impone umiltà e delicatezza. Ma se dovessi raccontare
qualcosa di me, penso che inizierei dicendo di perseguire con fede l'amore per
i libri e per gli insegnamenti degli antichi maestri. Io sono un sacerdote
delle parole.
Come è stata la genesi di questa tua raccolta di
poesie?
L'idea è nata molti anni fa nel giardino della
Kolymbethra nella Valle dei templi - ogni luogo conserva l'origine del nostro
essere; in quel luogo per qualche minuto ho sentito una grande presenza intorno
a me.
Come mai hai deciso di intitolarlo “Hypsas”, cosa significa?Hypsas è il fiume di cui parla Polibio, uno dei fiumi dell'antica città di Akragas/Agrigento, ove nacqui 38 anni fa.
Perché la scelta di una moneta antica come
immagine di copertina?
Rappresenta pienamente il contenuto del mio
lavoro: le offerte agli dèi, il fuoco sacro, i rituali, la magia di un mondo
antico che ha avvicinato l'uomo agli spazi più reconditi della vita.
Tra le varie poesie c’è anche un
accompagnamento di immagini. Perché la scelta di abbinare parole e immagini?
Perché la poesia che scrivo nasce sempre da
precise immagini - i sogni, la mente portano in dono astrazioni, luoghi
invisibili, oasi irraggiungibili... desideravo esprimere il carattere mistico
del libro per mezzo di immagini in dialogo continuo con le parole.
Le poesie sono attraversate come da un canto
antico che si perde tra le meraviglie della natura. Quanto essa è stata fonte di ispirazione per te?
Sono nato in una terra mitica, dove il sole, i
templi dorici, le rocce, il mare, il cielo e la vegetazione hanno custodito e
continuano a custodire il segreto di un lungo racconto. La natura è memoria,
una memoria collettiva che insegna il cammino più importante per l'uomo. Chi
ascolta la voce della natura riceve un dono preziosissimo, impara a farsi
testimone della bellezza.
Cosa vorresti che il lettore portasse con sé
dopo aver letto le tue poesie?
Un piccolo ricordo del viaggio dell'anima.
Grazie per aver condiviso le tue riflessioni
Grazie a te.
Bibliografia essenziale
- "Giardini pensili", raccolta di poesie, 2008, La vita felice editore;
- "Versi inferi", poesie, 2010, Tracce editore;
- "La nobiltà dell'ombra-Corrispondenze", poesie, 2013, La vita felice editore;
- "Asfalto", poesie, 2014, La vita felice editore;
- "Cercando Ulisse", 2017, Italic editore;
- "Da qualche parte nella vita", poesie, 2019, Italic editore;
- "Rive", poesie, 2022, Ensemble editore.
Il poeta Valerio Mello
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