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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

"Prima che sia troppo amarti" di Annalisa Teggi

    Il Timone editore, 2024, pagg. 188.   Incipit "Se l'era cercata. Diana correva al buio pensando ai commenti sul suo necrologio. Non staccava gli occhi dall'unica luce davanti a sé. Aperti h24, un'insegna così anonima di giorno. Arrivarci, presto. Sentiva ancora addosso il fiato di alcol e sudore. Una voce roca era rigurgitata fuori da un angolo della strada. Un'ombra viva, arrabbiata o isterica si era sollevata da terra spalancando le braccia verso di lei. Un forte colpo a terra e una risata cavernosa. La stava rincorrendo?  O era rimasto in quel cantuccio nero di marciapiede?".   Pensieri luminosi Nel vocabolario   la parola "troppo" è sia un avverbio che un aggettivo e in entrambi i casi la definiscono come una quantità eccessiva, qualcosa più  del dovuto, più del giusto.  In definitiva sia che lo si qualifichi come avverbio o aggettivo, "troppo" ha un connotazione negativa e lo si può affiancare allo spreco come quello alimentare; o...

"Il tempo di un respiro" di Pina Varriale.

        Casa editrice AliRibelli, 2023, pagg. 328.   Incipit   "Oh, mamma mia bella... Il grido sorto dall'insolito silenzio del vicolo si era librato nell'aria polverosa, sospesa tra quei palazzi antichi, mischiandosi al profumo dei panni stesi ad asciugare, all'odore del sugo di pomodoro che cuoceva nelle pignatte di creta, all'acre e persistente miasma dei tombini sempre aperti. Era poi rimbalzato da una finestra all'altra, facendone tintinnare i vetri e costringendo le comari ad aprire le  imposte e ad affacciarsi, poggiando i gomiti sui davanzali affollati di vasi di basilico".   Pensieri luminosi    Qualche tempo fa ho seguito un documentario molto interessante sulla capacità olfattiva. Lo sapete che il senso dell'olfatto è un importantissimo mezzo, un determinante strumento di esplorazione e di apprendimento che l'essere umano possiede? Sta di fatto però che è sempre il senso della vista che influenza maggiormente le nostre perce...

"L'Agnese va a morire" di Renata Viganò.

    Einaudi editore, 1978, pagg. 239.   Incipit "Una sera di settembre l'Agnese tornando a casa dal lavatoio col mucchio di panni bagnati sulla carriola, incontrò un soldato nella cavedagna. Era un soldato giovane, piccolo e stracciato. Aveva le scarpe rotte, e si vedevano le dita dei piedi, sporche, color di fango. Guardandolo, l'Agnese si sentì stanca. Si fermò, abbassò le stanghe. La carriola era pesante".   Pensieri luminosi  Provate ad immaginare una barca all'orizzonte, lontana e in quanto lontana quasi un puntino. Poggia la sua base su acque salmastre e immobili, stretta in un argine fra le valli romagnole di Comacchio. Anche voi avete una piccola imbarcazione e ora, con coraggio, avvicinatevi. Un po' alla volta quella barca acquisterà contorni meglio definiti e diventerà sempre più voluminosa. Ora che la osservate vicinissimi potrete scorgere che si tratta di un grande barcone, malandato, vecchio, il cui legno è quasi tutto marcio a causa delle infilt...

"Il tempo delle tartarughe" di Francesca Scotti.

    Hacca edizioni, 2022, pagg. 128.     Incipit   Runa   "Le porte d'ingresso sono di vetro pesante, opaco di salsedine. Fatico ad aprirle e fatica persino mio figlio. - Saranno anche quelle originali, ma sono scomode. Che idiozia non averle sostituite. Mamma, tu spostati che altrimenti rischi di farti male, ci manca solo questo. - Intanto mia figlia estrae dalla borsa i fogli con la prenotazione".   Pensieri luminosi    La settimana scorsa sono stata a visitare una mostra d'arte sugli impressionisti. La giornata era luminosa, il vento spazzava via tutte le nuvole e il cielo era terso, di un azzurro abbagliante, il sole era di una brillantezza estrema. Dopo quasi un'ora di macchina a velocità sostenuta, per il timore di non trovare parcheggio in città, sono arrivata tutta trafelata all'ingresso del palazzo dove era allestita la  mostra. Dovevo raggiungere per tempo l'entrata perchè altrimenti avrei trovato file già di prima mattina. Ho...