Capponi editore, 2024, pagg. 152. Incipit "Teresa Cortese era in piedi davanti al tavolino del suo salotto, vestita di tutto punto, come si fosse preparata per uscire da un momento all'altro. Aveva appena preso dalla madia antica, regalo di sua nonna, il vaso di cristallo che teneva sempre a portata di mano, il suo preferito, e lo aveva riempito di acqua fresca. All'interno vi sistemò un mazzo di calle bianche freschissime, ancora con il loro pistillo giallo racchiuso dentro il bocciolo. Quanta eleganza in quel fiore, così come elegante era lei". Pensieri luminosi Ricordate il detto "l'unione fa la forza?" Si dice che i proverbi e i detti popolari siano fonte di saggezza, perché nel tempo hanno trasportato insegnamenti degni di nota. Mi voglio soffermare appunto su sopracitato detto perché mi permette di riflettere sul nuovo libro scritto da Francesca Ziliotto "Tutto può succedere". Sì, perché "l'unione fa la forza" calza p...
Casa editrice Pendragon, 2019, pagg.282.
Incipit
"Giovedì 5 settembre. Un giorno che non uscirà più dalla mia testa. Rimarrà confinato nel perimetro della mente per ricordarmi il momento più brutto della mia vita.
Non riesco a muovermi. I piedi sono inchiodati al parquet, a pochi centimetri dal letto. Soffocato dal nodo della cravatta, stringo mani ringraziando persone che nemmeno conosco.
Il dolore appesantisce il cuore, e la disperazione mi spezza il respiro lacerando ogni fibra del corpo. Vorrei urlare, piangere tutte quante le mie lacrime, ma resto di ghiaccio con le emozioni che spingono per uscire. "Lo faccio solo per te" penso a voce alta prima di piegarmi in direzione del letto. Sfioro le lenzuola e trovo la tua mano gelida, senza vita".
Pensieri luminosi
La matematica è una disciplina che studia problemi concernenti quantità, estensione di figure spaziali, movimenti di corpi. Fa largo uso degli strumenti della logica e sviluppa le proprie conoscenze a partire da definizioni rigorose e da assiomi; raggiunge nuove certezze, per mezzo di dimostrazioni. Ed è proprio di numeri, di calcoli e alle loro strutture che si dedica il protagonista senza nome di questa vicenda toccante e commovente. Un interesse, il suo, profondo, totale, che diventa un luogo interiore nel quale quietare tutte le sue sofferenze, trovare amici-numeri con i quali parlare, identificarsi, sprigionare tutta la propria intelligenza creativa. Un legame così profondo con il quale si estrania dal resto del mondo, quello reale fatto di persone, rapporti, dialoghi, di abbracci e carezze che lui aborre, preferendo la leale matematica che non delude mai e resta sempre fedele a lui in amicizia.
Il protagonista sembra volersi allontanare dal dolore di una famiglia, in cui si trova a disagio, preso nella morsa di una madre depressa e in costante lotta con il marito che vorrebbe lasciare il suo lavoro percepito ormai lontano; un lavoro frustrante perchè relegato a fare fotocopie, sostituito da giovani rampanti che, con le conoscenze secondo l'azienda sono più al passo con i tempi. Una coppia solo pronta da urlarsi contro, a trasformare l'amore che li univa un tempo in un odio dilaniante.
Per sopperire, almeno in parte, ad un disagio dell'esistenza il padre proietta sul figlio quello che lui non è mai stato: un laureato uscito dall'Università con il massimo dei voti, pronto a mordere la vita e a diventare Qualcuno di importante, di cui essere fiero come padre. Una proiezione di sè stesso e alla quale si aggrappa con tutte le sue forze. Ma è proprio questo atteggiamento di aspettative e grandi speranze nutrite verso di lui che il protagonista si sente oppresso, schiacciato da un desiderio che non è esattamente il suo e dal quale fugge, arrivando persino a creare una realtà parallela, ad inventare un futuro che non gli appartiene.
L'unica figura che ritrova nuovamente, dopo gli anni della scuola superiore è il professore di matematica. Con la sua personalità particolare, con quelle lezioni spiegate in modo originalissimo ma la contempo profondo offrirà al protagonista, a distanza i anni, una giusta riflessione sull'esistere, sul quotidiano e sul futuro che può avere una via d'uscita.
Interessanti sono anche i luoghi della narrazione. La città, un luogo in Italia che può essere una delle tante metropoli italiane, con il suo grigio anonimato, simbolo di un disagio strisciante, di indifferenza estrema in cui il protagonista si destreggia fra lo smog, il traffico, che è al contempo un grigiore della mente, un traffico caotico di pensieri e desideri confusi e un altro luogo, lontano dal caos cittadino; una campagna corroborante che permette una migliore riflessione, dove il cielo è terso e di conseguenza lo è anche la mente che si nutre di ossigeno cristallino, cibo per l'anima.
Il romanzo rappresenta in pieno il disagio del crescere, di diventare adulto in un'epoca, la nostra, piena di contraddizioni, di malessere fsico e mentale. Il giovane cerca per molto tempo il suo "altrove" nei numeri, sul suo linguaggio che rasserena, nel quale rispecchiarsi, che non giudica, non sputa sentenze.
La matematica vive di interconnessioni così come lui dovrebbe interconnettersi con la sua famiglia, con gli amici, con i rappresentanti dell'altro sesso, ma non ci riesce, ha un black out.
L'autore ci racconta con estrema sincerità un dolore a tutto tondo; non c'è la maschera dell'ipocrisia a coprirlo, a renderlo meno sincero. Non ci sono finti sorrisi, ma un costante spillo che punge sul cuore.
Uno spillo è ancora lo stesso professore di un tempo che gli dimostrerà attraverso assiomi matematici che la vita è una interrelazione di segni e simboli d'amore, da osservare come il cielo trapunto di stelle e del quale provare stupore e meraviglia. Sensazioni di cui si riapproprierà un po' alla volta e dalle quali si lascerà attraversare pienamente quando percepirà una affascinante consonanza umana.
Un percorso nelle emozioni, di chi è caduto nel baratro di sè stesso, ma che ad un certo punto sente il desiderio estremo di risalire. I sentimenti urlano tutta la loro potenza di rinascita.
Una penna sensibile quella di Antonio Cucciniello che vi invito a conoscere. Una storia che pone una riflessione sui sensi di colpa che attanagliano e sul tempo che non aspetta tempo; bisogna acciuffarlo, farlo proprio, comprenderlo per colmare gli spazi bui, renderlo significativo.
Questo romanzo ha anche il pregio di contribuire alla divulgazione dell'Approccio Sistemico Vitale che, oltre al suo significato scientifico, diventa abito per ciascun personaggio della vicenda che a modo suo ha uno sguardo opaco, alla continua ricerca di qualcosa che possa far luce sul proprio cammino, come una specie di illuminazione che gli permetta di affermare, come un tempo disse il filosofo siracusano Archimede "Eureka!"; una esclamazine di gioia per la risoluzione di un problema, per ri-nascere dalle proprie difficoltà.
"Il suono dei tasti è la musica che preferisco, la frequenza giusta si cui sintonizzare tutta la mia vita. Davanti a un computer la mia mente si espande, e ogni volta è un viaggio diverso in mondi sconosciuti.
Per viaggiare le persone prendono il treno, salgono sull'aereo oppure a bordo di navi da crociera, mentre io ho bisogno solo di una connessione veloce".
tre gocce di arancio e tre gocce di tea tree da sciogliere nel bruciatore di essenze con candela bianca neutra, per valorizzare le capacità empatiche e calmare gli scatti nervosi.
Un po' di luce sull'autore
Antonio Cucciniello è uno scrittore italiano nato ad Avellino nel 1975 in Campania. Ha un fervente spirito creativo e ama in particolare la psicologia e la musica rock.
Bibliografia essenziale
- "Hyria", (2005);
- "Vittime" (2008);
-"Le ali del bruco" (2015);
- "Un'altra opportunità" (2018).
INTERVISTA ALL'AUTORE
Ciao Antonio e benvenuto nel mio spazio letterario. Vuoi parlarci un po' di te?
Ciao Elisabetta, ti ringrazio per l'invito che accetto con piacere. Devi sapere che sul mio conto girano tante voci, ma sono queste le parole che raccontano chi sono davvero.
Sono nato in un posto qualunque di un giorno indefinito. Nella vita sono stato tante cose, ma nel profondo sono sempre stato uno scrittore che la mattina si alza con la voglia di scrivere, convinto che il romanzo più bello è quello che devo ancora cominciare. E poi non ho paura di scavare dentro le mie miserie, di trasformare la penna in una lama sottile che ferisce l'anima, oppure in ago e filo che ricuce una ferita che non ha mai smesso di sanguinare. La scrittur-anima mi ha salvato la vita e ancora oggi mi permette di fuggire dai fantasmi che, almeno per ora, non sono riusciti ancora a prendermi.
Io corro veloce...
Come è stata la genesi del tuo romanzo?
Non so come rispondere alla tua domanda, tutti i miei romanzi non hanno un inizio e nemmeno una fine, loro continuano a vivere dentro di me, non mi lasciano mai.
Puoi spiegarci il titolo del libro così insolito?
Insolito e complicato tanto da far storcere il naso al mio editore che alla fine si è rassegnato davanti alla mia insistenza. PATHEMATA MATHEMATA è un gioco di parole ideato dal favolista greco Esopo per sottolineare la conoscenza nata dal dolore che diventa maestro di vita nei confronti dell'uomo ridotto a semplice apprendista. Con il passare degli anni impariamo a nostre spese che in fondo non esiste un tempo sprecato e che i giorni che ci rendono migliori sono i giorni in cui abbiamo avuto sfortuna.
Il sottotitolo mette in risalto due verbi importanti: soffrire e rinascere. La profonda sofferenza ha portato il protagonista ad una successiva rinascita. Credi che ciascuno di noi abbia in sè la forza e il coraggio di ri-nascere dopo aver attraversato tanto dolore?
Assolutamente, l'essere umano possiede la resilienza tra i suoi codici genetici. Siamo tutti bruchi destinati a trasformarci in splendide farfalle, e alla fine della trasformazione, a contare non sarà il colore o la forma delle ali che avremo perchè saremo tutti bellissimi nella nostra diversità, ma a contare sarà il nostro percorso, i PATHEMATA.
Vuoi parlarci del tuo Professor Sergio Barile, a cui hai dedicato il tuo romanzo?
Il prof è un guerriero di luce che costruisce ponti dove gli altri vedono solo macerie. Insieme al prof.re Golinelli ha concettualizzato il paradigma dell'Approccio Sistemico Vitale che ritroverete, come metafora letteraria, nei romanzi "Le ali del bruco" e PATHEMATA MATHEMATA.
Il protagonista del libro è un genio della matematica; i numeri e le connessioni matematiche sono il suo "altrove" nel quale rifugiarsi. Anche per te la matematica è il tuo altrove?
Mi piacciono i numeri ma da sempre preferisco le parole. Il mio altrove sono i libri.
Cosa rappresenta l'illustrazione di Giuseppe Iandolo nelle ultime pagine del libro?
É una spirale che rappresenta la ricorsività della vita, un moto circolare che si ripete all'infinito. Spesso ci capita di leggere storie scritte centinaia di anni fa, eppure le sentiamo a noi così vicine, sembrano quasi cucite alle nostre vite. Cambiano i contesti e le sovrastrutture, si modifica il tempo e lo spazio ma un uomo sarà sempre ciò che prova, un uomo sarà sempre le sue emozioni.
Il protagonista della vicenda narrata rimane senza nome. Come mai questa scelta? Quali parole utilizzeresti per descriverlo e perchè?
Non ha un nome perchè desidero che il lettore si identifichi con la sua storia, con il suo dolore, così da ritrovare nel romanzo frammenti della sua vita. Desidero creare consonanza, un legame empatico con il protagonista che si muove come uno spirito inquieto in un mondo che osserva attraverso una lastra di vetro opacizzata dalla pioggia.
Cosa significa per te scrivere?
Ti rispondo con l'incipit della mia tesi sperimentale sulla scrittur-anima:
La "scrittur-anima" è un percoso creativo dove la scrittura diventa nutrimento ed esercizio per l'anima, dove le parole possono aiutare a superare blocchi e paure, a dare consapevolezza di ciò che si è nel profondo, rivelando emozioni incarnate in un processo di autentica umanità. La scrittur-anima è una ricerca interiore, uno strumento introspettivo che compenetra le parole dello psicologo Erich Fromm: "Il compito principale della vita di un uomo è di dare alla luce sè stesso".
Hai altri progetti in cantiere?
Da poco ho terminato l'ultima revisione di "Nevrosi, il prezzo della libertà". Un romanzo controverso sul disturbo ossessivo compulsivo. É un pugno nello stomaco, e pensare che l'editore mi aveva chiesto di scrivere una storia d'amore...
Grazie per aver condiviso le tue riflessioni.
Grazie a te.
Lo scrittore Antonio Cucciniello
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