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"Hypsas" di Valerio Mello.

 "Hypsas", Edizioni Ensemble, 2024, pagg. 55. "Incontro i morti sui margini dentati delle foglie, ospiti e pietrisco più brillanti - centellinando le veglie, perché i nomi vanno incontro a ciò che si ripete; e il sole di Eraclito è nuovo tutti i giorni. Quieta pulsione di ogni luogo, le acque sono tiepide e danno esile diadema, dolce fissità degli occhi ; morbide sculture sul bianco di parete accolgono corpi liberi"... Pensieri luminosi La raccolta di poesie di Valerio Mello è un percorso immersivo nella natura e del suo potere rigenerante, correlato però anche ad una visione particolare e aulica, quella delle antiche divinità che si trasformano  esse stesse in poesia. Un percorso di parole e immagini che come quadri astratti e simbolici accompagnano il lettore in una dimensione onirica. Ciò che mi ha maggiormente colpito è stato leggere della terra, di alberi, di erba, di pietre secolari che si intersecano nella millenaria conoscenza, con la civiltà del sapere. Una

"Parole sotto la sabbia" di Giordano Zenari

 


 Casa editrice bookabook, 2022, pagg. 271.

 

Incipit 

"DOMENICA

Quando Lodovico sollevò lo sguardo dal giornale che stringeva tra le mani, comodamente seduto sulla sdraio dell'ombrellone F7, si trovò di fronte uno spettacolo a dir poco surreale. Due anziane signore, la cui età sarebbe stata difficile da definire con precisione, stavano discutendo animatamente  con il bagnino della spiaggia, il quale, quando si era svegliato quella mattina tutto si sarebbe aspettato fuorchè di dover combattere con due pinguini dall'aspetto inquetante. Il loro abbigliamento infatti era decisamente fuori luogo: entrambe indossavano delle lunghe vestaglie scure, che arrivavano fino alle caviglie nodose, le quali terminavano a loro volta in un paio di ciabatte di gomma dello stesso colore. Dal collo pendevano due collane di perle chiare, mentre la testa era cinta da ampi copricapi che davano agli ambigui soggetti un'espressione alquanto altezzosa. Il guardaspiaggia sbuffò più volte all'udire le richieste delle due megere, le quali pretendevano, parlando in stretto dialetto veneziano, di voler esssere accompagnate al proprio ombrellone".
 
 

Pensieri luminosi
 
Una vacanza rilassante di una settimana presso una delle spiagge dell'alto Adriatico è quello che ci vuole per Lodovico e sua nipote Eleonora. Siamo nell'estate del 2019 ed entrambi sono felici di trascorrere insieme qualche giorno di relax baciati dal sole, avventurandosi in qualche tuffo in acqua, affrontando lunghe pedalate sul lungomare o leggendo il giornale e risolvendo questiti della Settimana Enigmistica, che alla nipotina piace tanto.
Ma i piani di entrambi vengono completamente stravolti, perchè saranno coinvolti, loro malgrado, in una vicenda che ha i contorni del giallo e del mistero. Lodovico infatti, dopo poche ore il suo arrivo nella ridente località di villeggiatura trova, nascosto tra le piccole dune di sabbia, un piccolo quaderno che nasconde un segreto risalente alla seconda guerra mondiale. Attratto come una falena dalla luce, il protagonista raccoglie quell'oggetto i cui fogli sono fitti di parole in tedesco. Lo rigira tra le mani e decide di tenerlo con sè e la stessa nipotina di nove anni viene coinvolta nell'arcano che avrà anche un collegamento con la morte sospetta di un'anziana signora del luogo.
Da qui si dipana una trama che pone zio e nipote in una situazione appassionante e coinvolgente. Si trasformeranno in investigatori e soprattutto Eleonora sarà una scaltra e perspicace mente al servizio del crimine. La sua intelligenza e astuzia la porteranno alla risoluzione di un caso che sarà funzionale per svelare le personalità e il passato di una storia di ottant'anni prima, ma anche dell'esistenza contingente di Lodovico ed Eleonora, della loro complicità, ironia e simpatia, così come dei loro lati in ombra. Entrambi hanno una malinconia di fondo che cercano in qualche modo di celare l'uno all'altro; i loro dolori sono attutiti da sorrisi complici, da sguardi comprensivi.
La scrittura dell'autore Giordano Zenari scorre lieta come un fiume  placido, semplice  e lineare, ma al contempo profonda e sensibile. Ci conduce con mano sicura in una doppia vicenda dove i sentimenti  determinano alcune scelte esistenziali che modificheranno il destino per sempre. 
Si narra, in un periodico flash back che si alterna alle vicende contemporanee, di Rita, giovane caorlotta innamorata di un soldato straniero, già promessa però ad un ragazzo del luogo. Cosa farà allora Rita? Sceglierà la felicità o rimarrà nel dolore di un'esistenza non vissuta pienamente?
Nel presente, invece, Lodovico si trova in un momento della sua vita denso di insicurezza; nasconde  dentro di sè un segreto doloroso che ha cambiato per sempre la sua vita, fino a quel momento, fino a quell'istante raccontato nella storia in cui, forse, può fare qualcosa di davvero importante e significativo per gli altri, che potrebbe ripercuotersi positivamente su sè stesso.
Lo scrittore ci restituisce intatto il valore dell'altruismo, del farsi compassionevole, di ricercare un'empatia lontana nel tempo ma paradossalmente così vicina; si riflette  nel presente e spinge il protagonista a scavare, alla ricerca della verità, insieme alla sua leale nipotina. Lei è un personaggio altrettanto importante nella vicenda; è il collante tra passato e presente e delinea pure le basi del futuro. Sprona lo zio al fare, all'agire; è la coscienza che diventa coraggio e sfida per Lodovico. La nipotina è una bambina prodigio, brillante a scuola, nelle sfide di gioco con i compagni di spiaggia; quasi perfetta, ma profondamente insicura nella sfera emotiva, alla ricerca di un suo posto nel mondo. Entrambi però si completano, entrambi sono l'uno la bussola dell'altra, che li fa andare lontani dalle sabbie mobili in cui, a volte, si sentono impantanati. 
Proprio grazie a quello strano caso del destino, di quel libricino misterioso, ci sarà l'occasione per quella ritrovata spinta esistenziale salutare per entrambi.
Oltre alla presenza di zio e nipote ci sono altri personaggi del presente e del passato che combattono o hanno combattutto  una significativa battaglia con i loro sentimenti, che si mescolano e si intersecano fra le onde del mare salato, in quella luce abbagliate di un sole estivo, nel respiro di un'aria frizzante che riempie i polmoni.
Il romanzo è attraversato anche da qualcosa di spirituale, etereo, che si concretizza nella suggestiva chiesa della Madonna dell'Angelo che con i suoi chiaroscuri dentro e l'abbacinante bellezza esteriore offre ai personaggi quel "tempo giusto" per fermarsi e ascoltare la voce della propria anima e ritrovarsi così a camminare sul bagnasciuga, in cui le orme lasciate vengono subito portare via dal mare, ma l'essenza continua ad esistere in ogni goccia che le onde trasportano.
Lascio a voi scoprire di quali e quanti dettagli è costruita la vicenda, con tanti risvolti inaspettati e misteriosi, conditi spesso da ironia e momenti simpatici; ma soprattutto è un romanzo di formazione, nel susseguirsi di crescite personali che scorrono parallele allo svelamento dell'intricata matassa.
Con l'estate ormai entrata nel vivo quale altro libro può essere più consigliato se non questo, ambientato a Caorle, in provincia di Venezia?
Buona lettura! 
 


La mia lampada ha illuminato questa frase:
"Le onde, possenti in lontananza, si facevano via via sempre più sottili mentre si avvicinavano alla riva, fino a ridursi a dei semplici rivoli trasparenti. In fondo alla spiaggia, in cima alla scogliera, giaceva silenzioso il Santuario della Madonna dell'Angelo. A differenza del cielo circostante, però, sopra l'edificio sacro si apriva uno squarcio tra le nubi, che lasciava trapelare una luce davvero intensa".
 
 
 
Gli oli essenziali da utilizzare durante la lettura:
tre gocce di limone e tre gocce di tea tree da sciogliere nel bruciatore di essenze con candela bianca neutra, per recuperare quella giusta vivacità propria dei personaggi del romanzo alla ricerca della verità e sviluppare l'acume intellettivo per risolvere il caso.
 
 
 
 
Un po' di luce sull'autore
Giordano Zenari (Verona, 11 novembre 1993) è uno scrittore italiano; è laureato in lettere presso l'Università degli Studi di Verona e per alcuni anni si è dedicato al giornalismo. Insegna lettere presso una scuola di secondo grado di Verona.
Aprezza il teatro e ha scritto delle sceneggiature che sono state anche messe in scena.
 
 
 
INTERVISTA ALL'AUTORE 
 
Ciao Giordano e benvenuto nel mio spazio letterario. Vuoi parlarci un po' di te?
Innanzitutto grazie dell'invito. Sono nato nel 1993 a Verona. Dopo essermi laureato in Lettere all'Università di Verona e aver collaborato per un paio d'anni come giornalista, da tre anni sono insegnante di Italiano, Storia e Geografia all'Istituto "Alle Stimmate". Oltre alla scrittura sono un grande appassionato di calcio e di teatro.
 
Il romanzo racconta di una storia di oggi che corre parallela ad una di ieri. Come mai hai fatto questa scelta stilistica che viaggia su un doppio binario?
Da grande appassionato di Storia quale sono, la scelta di costruire una trama basata anche su fatti realmente accaduti mi è sembrata una cosa doverosa per dare all'opera una veste il più verosimile possibile. Così mi sono documentato e ho ricercato le informazioni che mi servivano. La cosa interessante è stata vedere che tutti i tasselli, reali e fittizi, a poco a poco si sono incastrati perfettamente tra di loro.
 
Qual è stata la motivazione che ti ha fatto scegliere un'ambientazione marittima e in particolare di Caorle?
Da piccolo andavo spesso in vacanza a Caorle con la mia famiglia. Qualche anno fa ci sono tornato e ne sono rimasto nuovamente affascinato. Dopo averla girata e apprezzata in lungo e in largo, ho realizzato che poteva essere l'ambientazione perfetta per la storia. Con i suoi scorci, le chiese, i Casoni e le sculture sulla scogliera l'ho trovata un posto a dir poco magico. Di conseguenza, poi, l'ambientazione di mare mi ha permesso di raccontare tutte quelle attività tipiche dlle vacanze estive che io stesso ho vissuto in prima persona.
 
Nel tuo scritto si narra soprattutto, ma non solo, del legame forte e amorevole tra uno zio, Lodovico e una nipote, Eleonora. Come mai hai scelto proprio questo tipo di relazione affettiva piuttosto che un'altra?
Volevo raccontare un legame forte tra due personaggi singolari, un affetto ben saldo capace di emozionare il lettore in modo originale e curioso. Scegliere come personaggi un papà e una figlia mi sembrava troppo scontato, così ho fatto una scelta diversa.

Nella narrazione i personaggi sono velati da una malinconia di fondo, un velo di tristezza e anelano alla felicità. Che significato ha per te questa parola?
La felicità per me può essere considerata simile a un traguardo, un sogno che si cerca i realizzare e che necessita pertanto di impegno, determinazione, costanza e pazienza. Solo attraverso tutte queste cose si può arrivare ad assaporarla, senza dimenticare però il passato e tutti gli sforzi e la fatica che si sono fatti per raggiungerla.

Al termine del romanzo poni un'interrogativo a noi lettori: verità o finzione? Che significato puoi dare a questi due termini? E fino dove arriva l'una e inizia l'altra anche nella vita di ciascun essere umano?
Il mio obbiettivo era quello di costruire una storia il più verosimile possibile, all'nterno della quale il lettore facesse fatica a riconoscere l'una e l'altra. Così facendo sarebbe stato più facile immedesimarsi nei personaggi e calarsi metaforicamente all'interno della vicenda. Penso infatti che nella vita la realtà e la fantasia siano due aspetti legati indissolubilmente ed entrambi fondamentali per affrontare tutte le sfide che incontriamo sul nostro cammino.

Anche tu quando eri bambino andavi in vacanza durante l'estate e qual è il ricordo a cui sei più legato?
Ce ne sono tanti: ricordo con affetto le canzoni durante il viaggio in macchina, i libri sotto l'ombrellone, le piste con le biglie e le passeggiate serali rinfrescate da un buon gelato. Tutti fatti che ho volutamente inserito all'interno del mio romanzo, proprio perchè per me hanno un valore importante.

Hai dei progetti futuri?
Per il momento vorrei far conoscere il più possibile "Parole sotto la sabbia", magari attraverso qualche presentazione. Penso infatti che la scrittura di un'opera sia solo la prima parte di un progetto. Oltre a questo non so cosa succederà in futuro. Di certo la scrittura è una mia grande passione, perciò mi piacerebbe riuscire a coltivarla e a portarla avanti con il racconto di altre storie.

Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e buona fortuna per tutto!
Grazie a te.
 
 
 

 
 Lo scrittore Giordano Zenari
 

Per l'acquisto del libro
 

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