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"Hypsas" di Valerio Mello.

 "Hypsas", Edizioni Ensemble, 2024, pagg. 55. "Incontro i morti sui margini dentati delle foglie, ospiti e pietrisco più brillanti - centellinando le veglie, perché i nomi vanno incontro a ciò che si ripete; e il sole di Eraclito è nuovo tutti i giorni. Quieta pulsione di ogni luogo, le acque sono tiepide e danno esile diadema, dolce fissità degli occhi ; morbide sculture sul bianco di parete accolgono corpi liberi"... Pensieri luminosi La raccolta di poesie di Valerio Mello è un percorso immersivo nella natura e del suo potere rigenerante, correlato però anche ad una visione particolare e aulica, quella delle antiche divinità che si trasformano  esse stesse in poesia. Un percorso di parole e immagini che come quadri astratti e simbolici accompagnano il lettore in una dimensione onirica. Ciò che mi ha maggiormente colpito è stato leggere della terra, di alberi, di erba, di pietre secolari che si intersecano nella millenaria conoscenza, con la civiltà del sapere. Una

"Un viaggiatore sul Delta". Per un turismo lento sul Delta Veneto del Po di Luca Grandi

Edizioni Arti Grafiche Diemme, 2021, pagg. 79.

 

 

Incipit

"Il Delta Veneto del Po è il luogo dello stupore e della suggestione. É un territorio fatto di terra e di acqua e continuamente, attraversandolo, ci restituisce la forza e la bellezza di una natura che qui è ancora in gran parte incontaminata.
É anche luogo di forti contrasti e in continua evoluzione e che per questo, una volta visitato e soprattutto vissuto, ci procura emozioni indelebili".
 
 
Pensieri luminosi 
 
In questa guida turistica, che mi piace definire "parole per il viaggiatore", sono andata alla scoperta di un luogo affascinante e senza tempo: il Delta del Po, nello specifico la sua parte veneta.
Il suo autore, Luca Grandi, mi ha accompagnato con le sue parole sentite ed accoglienti in questo vasto territorio che mi ha sempre piacevolmente incuriosito per i suoi confini sfumati, i colori pastello nella stagione autunnale e così vividi e abbacinanti in quella estiva, per quei suoi immensi orizzonti in cui il respiro si fa ampio, e lo sguardo diventa calmo, rasserenante, sognante, ma che improvvisamente può mutare, trasformandosi in un turbinio di forze che soprendono.
Lo scrittore mi ha immerso in un incantesimo di colori, paesaggi raccolti in tanti scatti fotografici di grande effetto, ma anche in culture, folklore, tradizioni; in un turbinio di suggestioni piacevoli che comprendono anche escursioni in barca, passeggiate e gite in bicicletta per assaporare quel gusto della lentezza che permette di gustare pienamente e con consapevolezza maggiore, nei suoi molteplici aspetti, questo luogo incantato e per lasciarsi attraversare in tutto il nostro essere da una brezza leggera che porta gioia al cuore davanti a piccoli borghi, deliziosi centri storici e pittoreschi porticcioli e insenature. Ma ciò che rende totalmente formante un'esperienza di viaggio di questo tipo è lo straordinario contatto con la natura che proprio in questo luogo, forse più di altri, ci fa comprendere realmente quanto è importante per la vita sulla terra e come noi dobbiamo rispettarla nei suoi tempi e per le sue caratteristiche. Innumerevoli sono le specie di uccelli che lo abitano e che nidificano, perchè si trovano a proprio agio, protetti e indisturbati, così come le chilometriche spiagge selvagge e deserte. Ambienti e paesaggi da percorrere in lentezza, non solo quindi per trarne piacere da ogni visita o escursione ma lentezza, dal mio punto di vista come sinonimo di rispetto: percorrere questi luoghi in punta di piedi, per non sciupare l'incanto di un momento, un attimo, uno sguardo fuggevole; perchè questo territorio è in continuo movimento come l'acqua, che lo rappresenta al suo meglio e allora è piacevole "rubare" come in un fermo immagine la scia che lascia su quella lastra azzurra un'ala di airone, i canneti che dondolano mossi dal vento, mentre un pescatore percorre silenzioso con la sua barca un tratto di laguna per riportare a terra il suo pescato. 
Questa terra, nel suo silenzio assordante, fa crescere il desiderio di libertà che è dentro ciascuno di noi e forse lo si può scoprire proprio qui, in questo luogo che può diventare un carezzevole posto del cuore, respiro interiore, apertura mentale, ossigeno corroborante, in un continuo gioco a rincorrersi. Sì perchè nella sua umiltà e timidezza il Delta del Po Veneto si lascia scoprire piano piano, in un continuo gioco di svelarsi e nascondersi, nel suo perpetuo moto in avanti ed indietro. Allora, come suggerisce l'autore, è necessario abbandonare, almeno per un po' le nostre "radici terrene" e lasciarsi cullare dolcemente da scorci e campanili, da lagune e sabbia, da terra e mare che in un cielo plumbeo sembrano toccarsi e diventare uno sguardo unico sul mondo.
In questa guida molto originale, troverete tantissimi suggerimenti, curiosità, storia, ma soprattutto comprenderete che andare alla ricerca di questi luoghi significa ricercare del tempo per sè stessi e ascoltare il sussurro della voce del Delta del Po Veneto che ha tantissimo da dire in chi lo saprà ascoltare veramente.
All'interno del volume troverete, in maniera dettagliata, quattro diversi tipi di itinerari di questa vasta zona che l'autore ha percorso in prima persona, restituendo le sue emozioni in questo scritto che, come ha affermato lui stesso, è anche un condensato di chiacchiere interessanti con persone del luogo.
Naturalmente il viaggiatore ha necessità anche di fermarsi ogni tanto per recuperare le forze. L'autore in questo senso non dà indicazioni precise su ristoranti o locande, ma lascia al viaggiatore scoprire quale luogo farà al caso suo, così da immergersi ancora di più in questa atmosfera magica.
Lascio a voi cercare di quali itinerari si tratti così come gli originali prodotti artigianali che si producono e anche quali pellicole cimematografiche hanno avuto come set naturale il Delta Veneto del Po.
Buona lettura e buon viaggio! 


La mia lampada ha illuminato questa frase:
"Si può amare la pace delle distese d'acqua così piatte da sembrare specchi, o emozionarsi di fronte ai colori dei tramonti infuocati che si riflettono nella laguna, o affascinarsi dalla storia delle popolazioni che hanno sposato quella terra difficile".
 
 
Un po' di luce sull'autore
Luca Grandi è veronese di nascita e ferrarese d'adozione. Ha scritto per Slow Food e per varie testate legate al mondo del food. Ogni tanto sente la necessità di tornare al suo buen ritiro, il Delta del Po.
 
 
INTERVISTA ALL'AUTORE
 
Ciao Luca e benvenuto nel mio spazio letterario. Grazie per essere qui a conversare sulla tua Guida turistica "Un viaggiatore sul Delta". Per un turismo lento sul Delta Veneto del Po, Edizioni Arti Grafiche Diemme. Vuoi parlarci un po' di te?
Ho fatto molte cose interessanti nella vita, come organizzare importanti concerti e mostre di design, curare TEDx, scrivere commedie, tutte rappresentate, e Guide. Ho scritto per Slow Food, CIBI, Mark You e Foodyes; e ho anche una piccola rubrica di recensioni su FB, PANGEA. L'ospitalità secondo Luca.
Professionalmente parlando, il mio profilo su Linkedin riporta sviluppatore di modelli e progetti di business legati al food, al turismo, alla  manifattura, al design e alle nuove tecnologie. Ideatore e organizzatore di eventi culturali, promozionali, fieristici, commerciali e formativi.
Sono inoltre consulente per diverse aziende ed enti fieristici e mi occupo di quelle belle cose che un tempo passavano sotto il nome di pubbliche relazioni. Sembravano ormai fuori moda ed invece sono tornate essenziali ed efficaci in un mondo, quello legato al nostro tempo, dominato da relazioni virtuali e da impersonali mailing list.
 
La tua guida è dedicata a Sofia ed Alberto:  I miei  luminosi fari (Cit.) Chi sono?
Sono i miei figli.
 
Nelle primimissime pagine del tuo lavoro fai tua una citazione di Henry Miller: "La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose". Che valore ha per te questa frase?
Ho imparato a capirne il significato quando ho iniziato a conoscere il Delta del Po. Percorrerlo, scoprirlo è stato essenzialmente un viaggio interiore, tali e tante erano le suggestioni e le emozioni che ho dovuto affrontare. Il Delta ti trasforma, ti mette a nudo con i suoi paesaggi estremi, ti riporta al te stesso più profondo con la dolcezza dei suoi colori e dei suoi paesaggi.
 
Cosa significa per te viaggiare?
Ho sempre amato viaggiare e ho avuto  la fortuna di poterlo fare. E di ogni cosa che vedo so riportarne i dettagli anche a distanza di molti anni e questo grazie alla propensione a saper dare un intimo valore alle cose che vedo o visito e che per questo motivo mi rimangono stampate dentro. Al contrario, purtroppo, se una cosa non mi conquista la dimentico in fretta.
 
Nel volume affermi che per comprendere questo territorio è necessario viverlo. Cosa significa per te "vivere" un ambiente? 
Significa coglierne l'essenza, andare oltre il visibile. Per farlo devi avvicinarti alle persone che lo vivono quotidianamente, ascoltarle, farti accogliere. La gente del Delta ha una pelle tutta sua. Vive luoghi spesso difficili, ha dovuto adattarsi a molti cambiamenti e anche se oggi stanno diventando sempre più visibili i segni di una certa modernità il Delta Veneto, nel suo insieme, è ancora un enorme territorio dove domina, letteralmente, la natura.

Qual'è secondo te la differenza tra viaggiatore e turista?
Il viaggiatore osserva, il turista vede. Il primo cerca di capire, il secondo si ferma al visibile. Tuttavia non per questo il turista va biasimato, perchè già avere una predisposizione al viaggio è di per sè fondamentale.
I francesi usano il termine flâneur, per distinguere chi cammina  e passeggia senza una meta precisa, regalando quindi a sé stesso il raro privilegio di poter osservare con curiosità cose che altrimenti non riuscirebbe a notare. Ecco, potendolo fare dovremmo ogni tanto concederci questo lusso quando siamo in viaggio, senza essere sopraffatti da quella specie di bulimia che ci prende, quella necessità di dover fare e vedere quanto più è possibile e che ci fa perdere di vista i dettagli.

La natura è la protagonista indiscussa di questi paesaggi che hai potuto osservare. Cosa provi ogni volta che entri in contatto con la natura in generale  e nello specifico sul Delta del Po Veneto?
La natura non è il nostro habitat quotidiano e per questo non sempre riusciamo ad affidarci a lei. Ma quando ci riesco ne vengo quasi sempre sopraffatto.

Questo paesaggio così solitario e spesso selvaggio, lambito dall'acqua è un posto in cui ti rispecchi?
Assolutamente sì. E credo che molti potrebbero rispecchiarsene se solo decidessero di conoscere meglio questo bellissimo angolo di mondo.

Citando una frase del testo il Delta del Po Veneto è il tuo "buen retiro". Cosa ti regala in assoluto questo luogo che un altro posto non ti restituisce?
Come scrivo nella Guida, il Delta non è l'unico buen retiro; molti luoghi che ho conosciuto mi hanno accolto, ognuno con le proprie insegne. Alcuni li frequento con regolarità altri, più distanti, li vedo una volta l'anno. Ma tutti hanno un denominatore comune: l'acqua. E da tutti ritorno sempre un po' più arricchito.
 
Se dovessi pensare ad un'immagine e ad una parola soltanto che caratterizza questi paesaggi, quali sarebbero?
Per immagine sceglierei la luce satura di colore che c'è sul Delta dopo la pioggia, che è unica. In una parola lo definirei essenziale. 
 
Hai altri progetti in cantiere? 
Sicuro. La prossima uscita potrebbe essere indifferentemente un'altra Guida piuttosto che il mio primo romanzo.
Ma ora sono impegnato nella promozione della Guida e credo che lo sarò per un bel po', considerate le richieste di presentazioni che continuano ad arrivarmi.
 
Grazie per le tue riflessioni e a risentirci, magari con un nuovo progetto!
 
 
 

 Lo scrittore Luca Grandi
 
 
 


 



 
 
 
 
 


 
 
 
 
 



 

 


 

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