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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

"Prima che sia troppo amarti" di Annalisa Teggi

    Il Timone editore, 2024, pagg. 188.   Incipit "Se l'era cercata. Diana correva al buio pensando ai commenti sul suo necrologio. Non staccava gli occhi dall'unica luce davanti a sé. Aperti h24, un'insegna così anonima di giorno. Arrivarci, presto. Sentiva ancora addosso il fiato di alcol e sudore. Una voce roca era rigurgitata fuori da un angolo della strada. Un'ombra viva, arrabbiata o isterica si era sollevata da terra spalancando le braccia verso di lei. Un forte colpo a terra e una risata cavernosa. La stava rincorrendo?  O era rimasto in quel cantuccio nero di marciapiede?".   Pensieri luminosi Nel vocabolario   la parola "troppo" è sia un avverbio che un aggettivo e in entrambi i casi la definiscono come una quantità eccessiva, qualcosa più  del dovuto, più del giusto.  In definitiva sia che lo si qualifichi come avverbio o aggettivo, "troppo" ha un connotazione negativa e lo si può affiancare allo spreco come quello alimentare; o...

"Il figlio dell'estate" di Claudia Muscolino

      Felici Editore, 2022, pagg. 225. Incipit "Scesi dalla navetta che dal paese portava fino a Notre-Dame de la Guarde. Feci qualche passo, cercando di abituarmi al vento feroce che soffiava da nord; non andai verso la cappella dove si dirigevano in fretta i turisti. Mi diressi, invece, verso le falesie per guardare giù dallo strapiombo. La temperatura si aggirava intorno ai trenta gradi, ma le raffiche erano fredde, così chiusi la zip della giacca a vento mentre incassavo la testa tra le spalle. Quando arrivai sul punto più sporgente guardai verso il basso. Mi sentii come Hercule Poirot sulla scogliera di Gull Cove; come lui, non avevo mai sofferto di vertigini, tuttavia, quell'abisso, mi fece tremare le gambe per un attimo".   Pensieri luminosi  Nel dizionario etimologico la parola estate significa ardere, accendere, infiammare. Dei verbi che riescono completamente ad evocare l'immagine di una stagione che, come ben sappiamo, porta calore e al contempo condu...

"Maria che danza sulle antenne di un calabrone" di Alberto Coco

        Porto Seguro editore, 2021, pagg. 425.   Incipit "Le storie non arrivano mai per caso. Viaggiano nel tempo su pagine ingiallite o nell'aria sospinte dal fiato di infaticabili narratori. E cambiano il nostro destino. Alcune le scegli, o pensi di farlo; altre ti arrivano come cadute dal cielo.  A me questa storia è arrivata dal mare. I quaderni su cui era scritta erano ancora umidi quando li toccai per la prima volta. Me li passò una mano che spuntava da una manica nera con i bottoni scintillanti, mentre una voce grave mi diceva gentilmente che forse erano destinati a me. Io li ho presi senza esitare perchè in quel momento ho creduto che i quaderni volessero le mie mani".  Pensieri luminosi  Che valore diamo ai rapporti interpersonali? Cosa riteniamo importante comunicare all'altro? Quanto tempo dedichiamo ad ascoltare l'altro? Questi sono gli interrogativi che la lettura di "Maria che danza sulle antenne di un calabrone" hanno suscitato in ...