Il Timone editore, 2024, pagg. 188. Incipit "Se l'era cercata. Diana correva al buio pensando ai commenti sul suo necrologio. Non staccava gli occhi dall'unica luce davanti a sé. Aperti h24, un'insegna così anonima di giorno. Arrivarci, presto. Sentiva ancora addosso il fiato di alcol e sudore. Una voce roca era rigurgitata fuori da un angolo della strada. Un'ombra viva, arrabbiata o isterica si era sollevata da terra spalancando le braccia verso di lei. Un forte colpo a terra e una risata cavernosa. La stava rincorrendo? O era rimasto in quel cantuccio nero di marciapiede?". Pensieri luminosi Nel vocabolario la parola "troppo" è sia un avverbio che un aggettivo e in entrambi i casi la definiscono come una quantità eccessiva, qualcosa più del dovuto, più del giusto. In definitiva sia che lo si qualifichi come avverbio o aggettivo, "troppo" ha un connotazione negativa e lo si può affiancare allo spreco come quello alimentare; o...
Casa editrice NNE, 2019, pagg. 289. Incipit "Prima ci deve essere stato lo sguardo. Gli occhi di Patrick che sono diventati attenti, allarmati. Dopo ci deve essere stata la voce, il mio nome ripetuto: Elena, Elena. Il mio nome che Patrick pronuncia quando siamo in mezzo agli altri o per dichiarare la mia presenza nel suo mondo. Sapendo che corrisponde a me, e quindi a lui. Per dirlo lì, in quel modo, noi due soli, si deve essere accorto subito che stava accadendo qualcosa di grave. Di questo sono certa perchè mi è stato detto spesso: Per fortuna il suo compagno ha capito immediatamente. Non è esatto. Patrick non aveva idea di cosa fosse, ma lo spegnimento del corpo, l'improvvisa assenza. Eri come vuota, tu che scotti anche quando dormi". Pensieri luminosi Avete mai visto un vulcano in eruzione? Penso di sì, almeno in qualche immagine televisiva. Ecco, ora provate a ricordare la forza dirompente di quell'evento; qualcosa che parte dalle viscere del...