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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

"Prima che sia troppo amarti" di Annalisa Teggi

    Il Timone editore, 2024, pagg. 188.   Incipit "Se l'era cercata. Diana correva al buio pensando ai commenti sul suo necrologio. Non staccava gli occhi dall'unica luce davanti a sé. Aperti h24, un'insegna così anonima di giorno. Arrivarci, presto. Sentiva ancora addosso il fiato di alcol e sudore. Una voce roca era rigurgitata fuori da un angolo della strada. Un'ombra viva, arrabbiata o isterica si era sollevata da terra spalancando le braccia verso di lei. Un forte colpo a terra e una risata cavernosa. La stava rincorrendo?  O era rimasto in quel cantuccio nero di marciapiede?".   Pensieri luminosi Nel vocabolario   la parola "troppo" è sia un avverbio che un aggettivo e in entrambi i casi la definiscono come una quantità eccessiva, qualcosa più  del dovuto, più del giusto.  In definitiva sia che lo si qualifichi come avverbio o aggettivo, "troppo" ha un connotazione negativa e lo si può affiancare allo spreco come quello alimentare; o...

"Il velo dipinto" di William Somerset Maugham

  Titolo originale: "The painted veil". Traduzione dall'inglese di Franco Salvatorelli. Casa editrice Adelphi, 2011, pagg. 234.     Incipit "Kitty diede un grido sgomento.   Cosa c'è? Chiese lui. La stanza era al buio ma potè vedere la faccia stravolta dal terrore. Qualcuno ha tentato di aprire la porta. Sarà stata la amah, o uno dei boy. Non vengono mai a quest'ora. Sanno che dormo, dopo pranzo. Chi altro poteva essere? Walter, bisbigliò lei con le labbra tremanti. Gli indicò le scarpe. Egli cercò di mettersele, ma erano scarpe strette, e il nervosismo comunicatogli dall'agitazione di Kitty gli impacciava le dita. Con un ansito d'impazienza lei gli diede un calzatoio, e infilata la vestaglia andò a piedi nudi alla toeletta".  Pensieri luminosi   Nell'apertura di questo romanzo ci troviamo in Cina, in particolare ad Hong Kong negli anni venti del Novecento, durante il periodo coloniale britannico. In una camera da letto si sta consumando l...

"Le cinque donne della mia vita" di Luigi Imperatore

Casa editrice Rossini, 2021, pagg. 113.     Incipit   "Sergio sorseggiava il suo caffè al bar mentre guardava la cameriera apparecchiare i tavoli. Era svogliato quella mattina, fiacco nella mente e nelle gambe. Il suo sguardo era avvolto nei pensieri come la nebbia che avvolgeva la città. Aveva il giornale aperto sulle notizie sportive e lo leggeva senza particolare interesse. Fissava di tanto in tanto quella cameriera, che probabilmente poteva avere vent'anni, e invidiava la sua giovinezza. Immaginava il suo vivere con pochi pensieri, alla giornata e a come la vita, a poco a poco, si divertisse a creare grattacapi sempre più complessi con il passar del tempo. La vedeva ridere mentre svolgeva le sue mansioni e gli ricordò in un momento il suo sorridere fra i denti quando aveva la stessa età. L'autoironia era sempre stata un cavallo di battaglia di Sergio".     Pensieri luminosi   Sergio Pacini, quarantenne napoletano, ma trasferitosi da diversi anni a Firen...