Passa ai contenuti principali

Post

"La felicità nei giorni di pioggia" di Imogen Clark

   Libreria Pienogiorno, 2025, pagg. 414.     Incipit   "Agosto 2018 Miei cari amici, se state leggendo questa lettera allora devo essere morta. ( Ho sempre voluto dire una frase del genere... fa tanto Agatha Christie! E per favore, non piangere, Leon. É solo una battuta!) Sul serio, però, voglio ringraziarvi tutti per essermi stati vicini in questi ultimi due mesi. É stata dura, ma avervi dalla mia parte ha reso più facile affrontare tutto quello che è successo. A essere sincera, non so come avrei fatto senza di voi. Non avrei potuto desiderare amici migliori".       Pensieri luminosi     Quando ho letto il titolo di questo romanzo mi è venuto in mente l'odore caratteristico della pioggia che cade a terra dopo giorni di sole e che ha il nome di petricore. È una sensazione olfattiva che sale alle narici e che ha il sentore di oli vegetali sprigionato dalle piante e dalla geosmina, una sostanza terrosa prodotta dai batteri nel terren...
Post recenti

"Prima che sia troppo amarti" di Annalisa Teggi

    Il Timone editore, 2024, pagg. 188.   Incipit "Se l'era cercata. Diana correva al buio pensando ai commenti sul suo necrologio. Non staccava gli occhi dall'unica luce davanti a sé. Aperti h24, un'insegna così anonima di giorno. Arrivarci, presto. Sentiva ancora addosso il fiato di alcol e sudore. Una voce roca era rigurgitata fuori da un angolo della strada. Un'ombra viva, arrabbiata o isterica si era sollevata da terra spalancando le braccia verso di lei. Un forte colpo a terra e una risata cavernosa. La stava rincorrendo?  O era rimasto in quel cantuccio nero di marciapiede?".   Pensieri luminosi Nel vocabolario   la parola "troppo" è sia un avverbio che un aggettivo e in entrambi i casi la definiscono come una quantità eccessiva, qualcosa più  del dovuto, più del giusto.  In definitiva sia che lo si qualifichi come avverbio o aggettivo, "troppo" ha un connotazione negativa e lo si può affiancare allo spreco come quello alimentare; o...

"Figli di ieri" di Elisabetta Sala

  Edizioni Ares , 2024 , pagg . 307 .   Incipit  "Monno, Valcamonica, 23 settembre 1965. L'inizio della scuola era dietro l'angolo. Il bel sole di ieri non voleva tornare sui boschi, sui pascoli, sulle quattro case di pietra e sassi che parevano spuntare come funghi dal fianco della montagna.  Costantino guardava la pioggia sbattere contro il vetro e formare rivoletti giallastri sul pendio, coi fili d'erba che si chinavano a ogni goccia che li colpiva. Più in là, i profili dei primi  faggi sprofondavano in una nuvola bassa che pareva un lenzuolo".   Pensieri luminosi Ieri è un avverbio di tempo che indica il giorno precedente  rispetto a quello che scorre nel tempo in cui stiamo ora. Ieri come un momento passato, trascorso, finito, concluso nei suoi eventi ma che possono diventare una eco percepita debolmente o con più forza. Il tempo di ieri ci pone spesso a ripensarlo con più o meno gioia, dolore, sofferenza o a non volerlo ricordare per nulla nel m...